I giornali parlano di una nuova bufera che coinvolge l'Ama, l'azienda di raccolta rifiuti, dove "sarebbero state assunte dal 2008 persone legate a manager e politici del centrodestra”. La Procura apre un'inchiesta. E si dimette il caposcorta di Alemanno
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Dopo quella sulle assunzioni in Atac, la società del trasporto pubblico romano, a Roma esplode una nuova tempesta per le nomine all’Ama, l’azienda che si occupa della raccolta rifiuti. Lo riportano oggi, 9 dicembre, alcuni quotidiani, come la Repubblica, il Corriere della Sera e Il fatto quotidiano, che parlano di una nuova “parentopoli”. Sul caso la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta.
Le indiscrezioni dei giornali - “Per il sindaco Alemanno ora si apre un nuovo fronte: il reclutamento di un migliaio di nuovi dipendenti (sui 7 mila totali) in un’altra ex municipalizzata, l’Ama - scrive il quotidiano diretto da Ezio Mauro – dove a partire dal 2008 sono stati assunti, tra gli altri, il genero dell’ad Franco Panzironi, braccio operativo della fondazione alemanniana Nuova Italia, la figlia del caposcorta del sindaco Giorgio Marinelli (che mercoledì 8 dicembre ha lasciato l’incarico, ndr); la compagna dell’ex capogruppo Pdl in Campidoglio Dario Rossin”. Secondo quanto riportato da Repubblica, in poche parole, “molti dei neoassunti avrebbero avuto il posto di lavoro grazie a vincoli familiari o sentimentali con manager o esponenti dell'amministrazione di centro destra che guida il Comune”. La Repubblica parla di una "occupazione clienterale delle società controllate dal Comune" che è diventata "un sistema ai confini dell'illecito" e ricorda che Procura e Corte dei Conti hanno già aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilità penali o erariali. Il Corriere della Sera riporta i numeri delle assunzioni all’Ama dall’avvento del centrodestra al Comune (aprile 2008) ad oggi, forniti dalla stessa azienda: 871 operai e 75 impiegati. Al caso dedica la prima pagina anche il Fatto quotidiano, che titola: “Sistema Alemanno, piazzare parenti e amici”.
La Procura di Roma apre un'inchiesta - Sulle assunzioni per chiamata diretta da parte dell'Ama la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo, ipotizzando contro ignoti il reato di abuso d'ufficio, in cui per ora sono stati inseriti articoli di stampa che in questi giorni hanno sottolineato come, similmente a quanto avvenuto per l'Atac, ci si trova di fronte a una 'parentopoli'.
Il magistrato comunque chiederà ai responsabili dell'Ama tutta la documentazione relativa ai contratti di assunzione e ai regolamenti relativi alla possibilità di chiamare direttamente le persone da assumere.
Le dimissioni del caposcorta di Alemanno - Intanto, nella giornata di mercoledì 8 dicembre un'altra tegola si è abbattuta sull' amministrazione comunale guidata da Gianni Alemanno. Il capo della scorta del sindaco Giancarlo Marinelli ha rassegnato le dimissioni in seguito ai riferimenti della stampa relativi all'assunzione dei figli, con chiamata diretta, rispettivamente all'Atac, Giorgio, ed all'Ama, Ilaria. Marinelli, 53 anni e un' antica passione per il pugilato, trasmessa anche al figlio tanto che è stato un campione europeo di categoria, è ora tornato in polizia.
Alemanno: "E' montatura politica" - "Mi sembra siano in atto una montatura e una gonfiatura del fenomeno veramente ridicole" e che "si cerchi di montare un caso che diventa un vero e proprio attacco politico". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, commentando l'evolversi dello scandalo 'parentopoli' all'interno delle aziende municipalizzate Atac e Ama. "Abbiamo visto ben altre situazioni gravissime - ha aggiunto il sindaco - e questa sta diventando un caso a livello nazionale senza averne minimamente i fondamenti: non ci sono centinaia o migliaia di assunzioni clientelari ma solo alcuni casi che devono essere attentamente studiati. Gran parte delle assunzioni di Atac e Ama, per quel che ci risulta, sono assolutamente regolari". Secondo il sindaco sono stati "superati i limiti della realta' oggettiva. Come si possa trasformare in un caso nazionale l'assunzione di questo o quel figlio di capo scorta mi lascia veramente perplesso".
Dopo quella sulle assunzioni in Atac, la società del trasporto pubblico romano, a Roma esplode una nuova tempesta per le nomine all’Ama, l’azienda che si occupa della raccolta rifiuti. Lo riportano oggi, 9 dicembre, alcuni quotidiani, come la Repubblica, il Corriere della Sera e Il fatto quotidiano, che parlano di una nuova “parentopoli”. Sul caso la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta.
Le indiscrezioni dei giornali - “Per il sindaco Alemanno ora si apre un nuovo fronte: il reclutamento di un migliaio di nuovi dipendenti (sui 7 mila totali) in un’altra ex municipalizzata, l’Ama - scrive il quotidiano diretto da Ezio Mauro – dove a partire dal 2008 sono stati assunti, tra gli altri, il genero dell’ad Franco Panzironi, braccio operativo della fondazione alemanniana Nuova Italia, la figlia del caposcorta del sindaco Giorgio Marinelli (che mercoledì 8 dicembre ha lasciato l’incarico, ndr); la compagna dell’ex capogruppo Pdl in Campidoglio Dario Rossin”. Secondo quanto riportato da Repubblica, in poche parole, “molti dei neoassunti avrebbero avuto il posto di lavoro grazie a vincoli familiari o sentimentali con manager o esponenti dell'amministrazione di centro destra che guida il Comune”. La Repubblica parla di una "occupazione clienterale delle società controllate dal Comune" che è diventata "un sistema ai confini dell'illecito" e ricorda che Procura e Corte dei Conti hanno già aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilità penali o erariali. Il Corriere della Sera riporta i numeri delle assunzioni all’Ama dall’avvento del centrodestra al Comune (aprile 2008) ad oggi, forniti dalla stessa azienda: 871 operai e 75 impiegati. Al caso dedica la prima pagina anche il Fatto quotidiano, che titola: “Sistema Alemanno, piazzare parenti e amici”.
La Procura di Roma apre un'inchiesta - Sulle assunzioni per chiamata diretta da parte dell'Ama la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo, ipotizzando contro ignoti il reato di abuso d'ufficio, in cui per ora sono stati inseriti articoli di stampa che in questi giorni hanno sottolineato come, similmente a quanto avvenuto per l'Atac, ci si trova di fronte a una 'parentopoli'.
Il magistrato comunque chiederà ai responsabili dell'Ama tutta la documentazione relativa ai contratti di assunzione e ai regolamenti relativi alla possibilità di chiamare direttamente le persone da assumere.
Le dimissioni del caposcorta di Alemanno - Intanto, nella giornata di mercoledì 8 dicembre un'altra tegola si è abbattuta sull' amministrazione comunale guidata da Gianni Alemanno. Il capo della scorta del sindaco Giancarlo Marinelli ha rassegnato le dimissioni in seguito ai riferimenti della stampa relativi all'assunzione dei figli, con chiamata diretta, rispettivamente all'Atac, Giorgio, ed all'Ama, Ilaria. Marinelli, 53 anni e un' antica passione per il pugilato, trasmessa anche al figlio tanto che è stato un campione europeo di categoria, è ora tornato in polizia.
Alemanno: "E' montatura politica" - "Mi sembra siano in atto una montatura e una gonfiatura del fenomeno veramente ridicole" e che "si cerchi di montare un caso che diventa un vero e proprio attacco politico". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, commentando l'evolversi dello scandalo 'parentopoli' all'interno delle aziende municipalizzate Atac e Ama. "Abbiamo visto ben altre situazioni gravissime - ha aggiunto il sindaco - e questa sta diventando un caso a livello nazionale senza averne minimamente i fondamenti: non ci sono centinaia o migliaia di assunzioni clientelari ma solo alcuni casi che devono essere attentamente studiati. Gran parte delle assunzioni di Atac e Ama, per quel che ci risulta, sono assolutamente regolari". Secondo il sindaco sono stati "superati i limiti della realta' oggettiva. Come si possa trasformare in un caso nazionale l'assunzione di questo o quel figlio di capo scorta mi lascia veramente perplesso".