Piazza Novelli, dove l’edicolante è mobile

Cronaca
La "voragine" per i box di piazza Novelli è stata tappata qualche mese fa, ma presto se ne scaverà un'altra per il secondo lotto di lavori
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A causa dei lavori per il parcheggio, che dovevano finire nel 2008, l’edicola è stata spostata con una gru già due volte. E i ladri hanno scassinato la tabaccheria allacciandosi all'impianto elettrico del cantiere

Tutti i "buchi" per i box: LE FOTO

Un giro per i cantieri dei box sotterranei a Milano, attraverso le tappe di una storia lunga otto anni e non ancora conclusa. I casi più significativi.

Siamo a due passi da piazzale Susa, bella zona residenziale a Est di Milano. Attilio Giansone è da sempre l’edicolante di piazza Novelli, oggi “edicolante nomade”. Durante i lavori per il parcheggio da 483 box infatti il suo chiosco è stato spostato dalla gru già due volte. E non è finita. “Questo è sempre stato un luogo di passaggio – spiega –, con la piazza chiusa ci abbiamo rimesso il 40 per cento del fatturato. I lavori vanno a rilento e i ritardi sono stati giustificati in modi diversi, prima sette mesi persi a studiare un sistema di sostegno alternativo ai tiranti, poi hanno scoperto che sotto l’area scorreva la falda e hanno dovuto costruire complesse strutture in cemento armato per abbassarla”. Il conto lo pagheranno gli acquirenti dei posti auto, che nel 2005 hanno versato gran parte della cifra, in media 20 mila euro, e hanno visto lievitare i prezzi anche del 40 per cento.

Il bar tabacchi all’angolo è il più colpito dal calo di affari, la vetrina è “murata” dalle transenne del cantiere. L’attuale gestore è qui dal 2008. “Doveva essere tutto finito entro quell’anno – sottolinea – e ho deciso di scommettere. Invece rischio la rovina. Senza contare che quelli del cantiere fanno ciò che vogliono e nessuno li controlla”. Un esempio: le transenne in lamiera hanno creato un tunnel in mezzo alla piazza per il passaggio delle auto, con una curva pericolosa dove sfrecciano tir e autobus. “Non si capisce perché non hanno messo le reti arancioni, almeno avrebbero agevolato la visibilità”, si chiede un residente. “Forse per attaccare meglio i manifesti pubblicitari”, suggerisce un secondo. E il bar ha subito un furto da 17 mila euro in sigarette per colpa dei lavori. I ladri, indisturbati, si sono allacciati alla corrente del cantiere e hanno tagliato la saracinesca con una cesoia elettrica.

La voragine è stata chiusa da qualche mese e il primo lotto di box sarà consegnato a marzo, assicura Palazzo Marino. Poi però si comincerà a scavare per il secondo lotto, che nella migliore delle ipotesi si concluderà nel 2013. Tutto è partito nell’aprile del 2006, la data prevista per la fine dei lavori era agosto 2008. Nel 2007 la Quadrio Curzio, titolare della concessione, ha ceduto il ramo d’azienda che si occupa di autosilo alla Claudio Salini. È stata anche approvata una variante che ha raddoppiato il numero iniziale dei posti auto. A un certo punto lo scavo ha toccato l’elettrodotto della Terna, che porta energia a mezza Milano. Non esattamente un dettaglio e neppure un imprevisto, che però ha ulteriormente rallentato i lavori nel tentativo di trovare un progetto compatibile con la sicurezza dell’impianto elettrico.

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