Esonda il Tevere nel viterbese. Acqua alta a Venezia

Cronaca
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La piena del fiume dovrebbe arrivare in città intorno a mezzanotte. Un'altra frana in provincia di Massa Carrara, ad Aulla. Pioggia e grandine sulla Calabria. Sul versante adriatico precipitazioni sulle Marche. GUARDA LE PREVISIONI

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Temporali al Sud - L'ondata di maltempo non abbandona l'Italia, ma si sposta verso sud. Abbondanti precipitazioni sparse e temporali investono le regioni meridionali e il settore tirrenico, mentre sul Nord continuano le precipitazioni sulle aree alpine. Le temperature sono in diminuzione un po' ovunque, specialmente nel mezzogiorno.
Nevicate sui rilievi al di sopra dei 1.200 metri, temporali sulla Liguria, sulle regioni tirreniche e sulla Sardegna occidentale; sul versante adriatico nuvolosità variabile a tratti intensa con qualche pioggia sulle Marche.

In Calabria diverse zone della regione sono colpite precipitazioni sparse, mentre il vento sta interessando in particolare la fascia tirrenica. Un'intensa grandinata si è verificata in mattinata nella zona di Lamezia Terme e lungo la superstrada 280 dei Due mari dove si sono verificati disagi alla circolazione. 

Allagamenti anche a Brindisi e provincia per un violento temporale che ha costretto le autorità aeroportuali a dirottare sullo scalo di Bari i voli in arrivo tra le 10.30 e le 11.30 e a ritardare quelli in partenza.

Nuova frana in Toscana - Un'altra frana ha colpito il territorio provinciale di Massa Carrara: questa volta si tratta di uno smottamento avvenuto a Caprigliola, frazione montana del comune di Aulla. La frana si è staccata da un pendio ed è scivolata su una strada, isolando la frazione 'La Serra' e costringendo tre famiglie a lasciare, per precauzione, la propria abitazione. La pioggia caduta domenica per tutto il giorno ha provocato una frana anche a Ficola, frazione nel comune di Carrara. Il numero degli sfollati, dal 31 ottobre, è salito nelle ultime settimane a 219, di cui 169 soltanto nel comune di Massa, dove si sono verificati anche tre decessi a Lavacchio e Mirteto.



Allerta per il Tevere - Piove ininterrottamente da ore anche nella Capitale e in città si registrano numerosi allagamenti e un innalzamento del livello del Tevere, monitorato dalla Protezione civile del Campidoglio. "Il fiume - spiega Tommaso Profeta, vicecapo di Gabinetto e direttore della Protezione Civile di Roma Capitale - è arrivato a 7,15 metri. L'acqua ha superato le banchine ed è previsto un ulteriore innalzamento nelle prossime ore".
Decine le chiamate arrivate ai vigili del fuoco che sono intervenuti per liberare le strade da alberi e rami caduti, per allagamenti di sottopassi stradali, soffitte e cantine.

Il Tevere è uscito dagli argini tra Orte e Gallese Scalo, in provincia di Viterbo. Allagamenti si sono verificati anche sulla costa, a Montalto Marina. Il livello del fiume, secondo la Protezione Civile della Regione Lazio ha raggiunto i 6,40 metri all'idrometro di Orte. Alcune persone sono rimaste bloccate in casa. Un uomo, che doveva ricoverarsi in ospedale è stato soccorso dai vigili del fuoco.

Alta marea a Venezia - Acqua alta anche a Venezia, dove nella notte si sono raggiunti i 122 centimetri sul medio mare rispetto ai 120 centimetri previsti inizialmente dal centro maree del Comune. E' la nona volta quest'anno che il livello supera i 110 centimetri, punta che fa scattare il 'codice arancio' (marea molto sostenuta) e le sirene di allarme in città, dove vengono montate le passerelle. In mattinata il livello si è attestato sui 103 centimetri, ma domani è prevista acqua alta per il terzo giorno consecutivo con punte di 120 centimetri alle 10 e 110 centimetri a mezzanotte. Anche l'anno scorso l'alta marea sommerse Venezia per tre giorni consecutivi nel mese di dicembre, ma in quel caso il livello superò la punta eccezionale di 145 centimetri, che fece scattare il 'codice rosso'.

La situazione è comunque migliorata in Veneto, dopo la paura per l'ingrossamento dei fiumi negli ultimi giorni. I livelli idrometrici dei corsi d'acqua - secondo la Protezione Civile regionale - sono tutti in calo. Il Bacchiglione, la cui piena sta attraversando in queste ore la provincia di Padova, non preoccupa eccessivamente. Gli argini non mostrano cenni di cedimento e la Protezione Civile si appresta a chiudere lo stato di allarme, per mantenere quello di pre-allerta.

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