Veneto, Berlusconi accolto da fischi e applausi

Cronaca
proteste in Veneto
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Continua l’emergenza maltempo nel Nord-est. Il premier ha visitato le zone alluvionate insieme a Bossi e promesso "aiuti sostanziosi". Contestazioni da parte di un gruppo di manifestanti. Napolitano: rispettare le leggi per evitare i disastri. VIDEO

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Da l'Aquila a Verona la protesta passa per il bunga bunga

L'emergenza in Veneto continua. Sono in arrivo nuove piogge, ma i comuni colpiti dall'alluvione di una settimana fa sono ancora in ginocchio e urlano la loro rabbia.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il leader della Lega Umberto Bossi, che si trovano a Vicenza per fare il punto della situazione promettono "aiuti sostanziosi ed immediati". Ma la gente non ci sta. E un gruppo di contestatori fischia e indirizza al premier cori che vanno da "dimettiti" a "bunga bunga", facendo riferimento al caso Ruby.

Veneto -
Berlusconi al suo arrivo a Monteforte d'Alpone in provincia di Verona, prima tappa del suo viaggio in Veneto, si è detto impressionato dalla gravità dei danni ma anche molto colpito dalla reazione e reattività dei veneti al disastro, assicurando quindi che  in Finanziaria ci saranno gli aiuti necessari alla ricostruzione,  anche grazie allo sblocco di fondi Ue.
Ad accompagnare il premier nella sua visita ai luoghi più colpiti dall'alluvione il leader della Lega Nord e ministro per le Riforme Umberto Bossi, che ha assicurato che i soldi per aiutare la regione ci sono. "Con il mio amico Tremonti - sottolinea Bossi a proposito delle risorse necessarie per gli aiuti al Veneto - garantisco io".
In Veneto, intanto, la situazione resta critica la situazione. Il maltempo continua a imperversare su tutto il territorio. I danni, secondo quanto ha riferito il governatore Luca Zaia, dopo l'alluvione dei giorni scorsi la Regione dovrà fare i conti con un miliardo di danni.

"Prima il Veneto poi Pompei" -  "I soldi il Governo li deve dare prima al Veneto, poi a Pompei. Si possono fare tutte e due le cose, ma qui abbiamo mezzo milione di persone sott'acqua" ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia. "La proposta si trattenere qui l'Irpef? Non e' una minaccia - prosegue Zaia - sarebbe una necessita' nel caso in cui dal Governo non arrivassero i soldi, ma so che non sarà così". Il governatore leghista, dopo l'incontro di oggi in Veneto con il premier Silvio Berlusconi e il ministro Umberto Bossi, ha confermato che l'ipotesi di impegno finanziaria sulla quale si sta ragionando per riparare i danni dell'alluvione è intorno al miliardo di euro, così suddiviso: "una quota parte, che quantificheremo in modo puntuale - spiega Zaia - riguarda i danni patiti dai cittadini. Il secondo capitolo è relativo al ripristino delle opere idrauliche distrutte dall'alluvione. Infine, il terzo, sono tutte le opere ex novo per la messa in sicurezza del territorio, dalle casse di espansione, ai canali scolmatori, agli sbancamenti".

Napolitano: rispettare le regole
- Giorgio Napolitano ha chiesto maggior rispetto delle regole per evitare che l'incuria (guarda il video), unita al maltempo, provochi danni e sciagure come quelle di Vicenza o di Pompei. "Spesso gli uomini pensano a quello che serve loro sul momento, e non alle conseguenze. Quindi tendono a non rispettare le regole", ha detto il capo dello Stato, "ci si deve invece preoccupare dell'incuria umana che provoca i disastri. Ci vogliono quindi le regole". "Purtroppo agli uomini a volte piace concentrarsi su quello di cui hanno bisogno nell'immediato. E così non rispettano le regole: c'è chi costruisce casa senza pensare se reggerà in caso di alluvione. Dunque ci vogliono le leggi che dicano cosa fare e cosa no. E una volta che sono state fatte bisogna che vengano rispettate", ha spiegato.

Coldiretti: in Veneto a rischio 1 comune su 4 -In Veneto poco più di un comune su quattro (28 per cento) è considerato a rischio frane e alluvioni che hanno colpito pesantemente la Regione dove migliaia di ettari di terreno sono ancora sott'acqua. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare i timori per la nuova ondata di maltempo in una Regione già duramente provata dove "sono 108 i comuni a rischio alluvione,  41 quelli a rischio frane e 12 quelli in pericolo per entrambi gli  eventi".
"Con migliaia di ettari di terreno ancora sott'acqua e grandi difficoltà per garantire l'alimentazione degli animali sopravvissuti, il maltempo rischia di ritardare le operazioni di soccorso e di messa  in sicurezza e di aggravare ulteriormente i danni nelle campagne dove sono affogati oltre 150mila animali e sono andati persi interi  raccolti di tabacco, compromesse le coltivazioni di ortaggi e  distrutte serre e fungaie, con perdite incalcolabili", si legge in  una nota.

Massa Carrara - Il maltempo però non interessa solo il nord del Paese. Nella giornata di lunedì diversi disagi si sono verficati anche al centro e al sud. La situazione è critica anche a Massa Carrara: sotto stretta sorveglianza la zona del Candia e di Lavacchio dove sono rimasti uccisi Mattia, due anni e la madre Nara Ricci di 39 anni. 62 le frane conteggiate nella zona del Candia dove ha perso la vita Aldo Manfredi, il camionista di 48 anni, rimasto sotto una frana nel suo podere.
E la situazione resta critica. La Regione Toscana ha emesso un avviso meteo valido fino alla mezzanotte di mercoledì 10 novembre. Previste piogge abbondanti e temporali forti su tutto il territorio provinciale di  Firenze. Nelle ultime tre ore si registrano piogge su tutta la  provincia in particolare sulle aree appenniniche con cumulati massimi  puntuali tra 5 e 15 millimetri e livelli idrometrici stazionari.

Napoli - Situazione complicata anche nel meridione, soprattutto a Napoli dove lunedì un forte nubifragio ha causato problemi anche ai voli, molti dirottati da Capo d'Ichini a Roma. I collegamenti marittimi nel Golfo di Napoli restano praticamente fermi. Nel corso della mattina solo alcuni traghetti sono riusciti a partire ma, con l'incalzare delle cattive condizioni meteo, con mare e vento di libeccio forza 7, i traghetti e gli aliscafi sono tutti rimasti ormeggiati nei porti.
A Napoli e in provincia si registrano inoltre numerosi cedimenti stradali, cadute di alberi e calcinacci da cornicioni resi pericolanti dai violenti temporali. A Saviano, nel napoletano, il cedimento di una strada ha interessato anche muro adiacente la carreggiata che ha provocato forti problemi alla viabilità.

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