Terzigno, autobus in fiamme. Nuovi disordini nella notte

Cronaca
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Tafferugli tra le forze dell'ordine e i manifestanti, con lancio di oggetti, sassi e lacrimogeni. Il presidente della Regione Caldoro a SkyTG24: “Il governo ha risolto l'emergenza, ma qui basta poco perché il sistema rivada subito in tilt"

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Resta molto calda la situazione a Terzigno e richiede la massima attenzione dal punto di vista dell'ordine pubblico, perché le posizioni "restano contrapposte". Lo ha detto il questore di Napoli Santi Giuffre'. Anche nella notte, intorno alle 3.30 un autobus, fermo da ieri sera, è stato dato alle fiamme all'altezza di un blocco stradale creato dai cittadini che impedisce i collegamenti tra Terzigno e i comuni vesuviani. E' seguito un lancio di pietre e oggetti da parte dei manifestanti. Intanto, sono stati rimossi alcuni dei blocchi creati lungo il tragitto percorso dai camion per depositare i rifiuti nella discarica attiva e un certo numero di mezzi ha raggiunto l'impianto.

Ieri il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro è intervenuto con un'ordinanza d'urgenza che permette ai comuni e agli impianti che sversano i propri rifiuti nella discarica di Terzigno di depositarli presso le discariche di Savignano Irpino (Av), San Tammaro (Ce) e Sant'Arcangelo Trimonte (Bn). I rifiuti conferiti alla struttura di Terzigno passano così da 1.800 a 800 tonnellate. “Ho autorizzato lo sversamento dei rifiuti in altre discariche fino al 26 ottobre” spiega il governatore a SkyTG24”. E aggiunge: "L’emergenza immediata il governo l’ha risolta, ma basta poco a mandare nuovamente in tilt il sistema. Quando ci sono 15 anni di ritardo è sufficiente un errore, un piccolo tassello e la situazione diventa subito critica. Non dobbiamo dimenticare, però, che si tratta in questo caso del blocco di una discarica funzionante”.

Il mese scorso, un migliaio di persone si sono scontrate con la polizia per protestare contro l'apertura di una nuova discarica nell'area vesuviana, dove un anno fa è stato aperto un primo sito di smaltimento dei rifiuti. Le tensioni sono riesplose dopo le nuove difficoltà nella raccolta, che hanno ricordato l'emergenza di due anni fa, ma che l'amministrazione comunale ha ricondotto a problemi contrattuali con una società per la raccolta della spazzatura.

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