Dal 26 agosto non si hanno più notizie della quindicenne di Avetrana, in provincia di Taranto. Le ricerche proseguono tra i dintorni del paese e le amicizie virtuali. E spunta un testimone: "L'ho vista il giorno della scomparsa"
Sarah Scazzi: LE IMMAGINI
(In fondo all'articolo tutti i video sulla scomparsa di Sarah Scazzi)
Era stata tra le prime a dire che non si trattava di una fuga volontaria ma di un rapimento. Ora la mamma di Sara Scazzi, la quindicenne scomparsa ad Avetrana il 26 agosto, torna a parlare: "Cominciamo a temere il peggio", dice ai microfoni di SkyTg24 e lancia un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Sono una mamma disperata, il presidente invii ulteriori aiuti alle forze dell'ordine".
La scomparsa - La ragazza è scomparsa mentre nel primo pomeriggio di dodici giorni fa andava a piedi da casa sua a quella vicina della cugina Sabrina con la quale aveva appuntamento per andare al mare. Le ricerche a tappeto nei dintorni del paese non hanno ancora portato a dei risultati. Tutto è fermo alle 14,42 di quel pomeriggio di agosto, quando il telefonino di Sara è stato spento.
Il gruppo su Facebook - Gli inquirenti stanno seguendo anche la pista delle amicizie virtuali. La quindicenne infatti, pur non avendo un computer a casa, aveva quattro profili su Facebook gestiti da amici, parenti e da lei stessa tramite il pc della biblioteca comunale. E proprio su Facebook una delle cugine aveva aperto subito dopo la scomparsa di Sara un gruppo per raccogliere segnalazioni. Ma dagli oltre 30 mila iscritti al momento sono arrivati solo messaggi di solidarietà e ipotesi poco credibili sull'accaduto.
Il testimone - Nella giornata di domenica 5 è spuntato anche un testimone che avrebbe visto Sara nel tratto di strada tra via Raffaello Sanzio e via Grazia Deledda, l'ultima traversa a sinistra alla fine della quale abita la cugina Sabrina, che aspettava la ragazza per andare al mare. Gli inquirenti, riferisce la Gazzetta del Mezzogiorno, lo ritengono un testimone attendibile e stanno concentrando le ricerche in quella zona.
Il primo giorno di scuola - Sara avrebbe dovuto frequentare la classe II A. E oggi nell'Istituto alberghiero "Mediterraneo" di Maruggio (comune del tarantino vicino ad Avetrana) sarebbe stato il suo primo giorno di scuola. All'appello fatto dal vicepreside nel cortile della scuola per raggruppare le classi, quando è stato pronunciato il suo nome nessuno si è mosso ed è seguito solo il silenzio. Sui volti e nella parole dei professori e dei compagni di scuola si leggevano il dolore, lo stupore e l'angoscia per la scomparsa di un'amica, di una compagna di banco, di una ragazza come tante altre che oggi tra sorrisi e abbracci assaporano il rimpianto delle vacanze finite e il piacere di ritrovare i compagni di studio.
Il mistero di Sarah Scazzi
(In fondo all'articolo tutti i video sulla scomparsa di Sarah Scazzi)
Era stata tra le prime a dire che non si trattava di una fuga volontaria ma di un rapimento. Ora la mamma di Sara Scazzi, la quindicenne scomparsa ad Avetrana il 26 agosto, torna a parlare: "Cominciamo a temere il peggio", dice ai microfoni di SkyTg24 e lancia un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Sono una mamma disperata, il presidente invii ulteriori aiuti alle forze dell'ordine".
La scomparsa - La ragazza è scomparsa mentre nel primo pomeriggio di dodici giorni fa andava a piedi da casa sua a quella vicina della cugina Sabrina con la quale aveva appuntamento per andare al mare. Le ricerche a tappeto nei dintorni del paese non hanno ancora portato a dei risultati. Tutto è fermo alle 14,42 di quel pomeriggio di agosto, quando il telefonino di Sara è stato spento.
Il gruppo su Facebook - Gli inquirenti stanno seguendo anche la pista delle amicizie virtuali. La quindicenne infatti, pur non avendo un computer a casa, aveva quattro profili su Facebook gestiti da amici, parenti e da lei stessa tramite il pc della biblioteca comunale. E proprio su Facebook una delle cugine aveva aperto subito dopo la scomparsa di Sara un gruppo per raccogliere segnalazioni. Ma dagli oltre 30 mila iscritti al momento sono arrivati solo messaggi di solidarietà e ipotesi poco credibili sull'accaduto.
Il testimone - Nella giornata di domenica 5 è spuntato anche un testimone che avrebbe visto Sara nel tratto di strada tra via Raffaello Sanzio e via Grazia Deledda, l'ultima traversa a sinistra alla fine della quale abita la cugina Sabrina, che aspettava la ragazza per andare al mare. Gli inquirenti, riferisce la Gazzetta del Mezzogiorno, lo ritengono un testimone attendibile e stanno concentrando le ricerche in quella zona.
Il primo giorno di scuola - Sara avrebbe dovuto frequentare la classe II A. E oggi nell'Istituto alberghiero "Mediterraneo" di Maruggio (comune del tarantino vicino ad Avetrana) sarebbe stato il suo primo giorno di scuola. All'appello fatto dal vicepreside nel cortile della scuola per raggruppare le classi, quando è stato pronunciato il suo nome nessuno si è mosso ed è seguito solo il silenzio. Sui volti e nella parole dei professori e dei compagni di scuola si leggevano il dolore, lo stupore e l'angoscia per la scomparsa di un'amica, di una compagna di banco, di una ragazza come tante altre che oggi tra sorrisi e abbracci assaporano il rimpianto delle vacanze finite e il piacere di ritrovare i compagni di studio.
Il mistero di Sarah Scazzi