Matteo Molonia a SkyTG24: "Certo, ci sono anche medici bravi ma ora conta solo la magistratura". Il ministro Fazio a Messina per chiedere scusa, mentre nuove immagini documentano lo stato di degrado e incuria all'interno del Policlinico. VIDEO
Degrado e incuria nel reparto del Policlinico: IL VIDEO
"Fiducia solo nella magistratura" - C'è rabbia e dolore, ma anche fiducia, nelle parole di Matteo Molonia, il marito di Laura Salpietro, la donna che subito dopo la lite tra i due medici al Policlinico di Messina ha avuto un'emorragia e l'asportazione dell'utero, mentre il figlio ha subìto due arresti cardiaci e potrebbe avere avuto danni cerebrali. Alle telecamere di SkyTG24 l'uomo dichiara di avere "fiducia nella magistratura" ma di non averne altrettanta nella sanità.
Le scuse del ministro Fazio - Intanto il ministro della Sanità Ferruccio Fazio ha visitato lunedì mattina il policlinico per scusarsi con la famiglia per quanto accaduto. "Il ministro Fazio ci ha chiesto scusa personalmente - ha detto ancora Matteo Molonia - da uomo dello Stato e da medico. Le scuse sono sempre accettate. Ci ha anche comunicato la totale disponibilità a fare piena luce su questo fatto. Spero che dalle parole si passi ai fatti". Scuse a Laura Salpietro sono arrivate anche dall'assessore regionale alla Salute Massimo Russo, in visita con il ministro Ferruccio Fazio. "Questa vicenda gravissima, sconcertante ha arrecato un danno all'immagine del nostro sistema - ha detto l'assessore - ha pregiudicato il lavoro di tanti bravissimi professionisti che ogni giorno tra tanti sacrifici fanno fino in fondo il loro dovere guardano alla persona umana e la guardano non come numero, non come entità economica".
In un filmato il degrado nel reparto - SkyTG24 ha anche trasmesso alcune immagini che documentano dall'interno la situazione al Policlinico di Messina, in particolare nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, dove degrado, incuria e sporcizia la fanno da padrona.
Cinque indagati dopo la lite - Sabato scorso il reparto è stato teatro di un episodio di malasanità. Una lite scoppiata tra due medici in sala parto avrebbe infatti ritardato l'intervento sanitario mettendo a rischio la vita della puerpera, una donna di 30 anni e del bambino che avrebbe subito due arresti cardiaci.
In seguito alla denuncia presentata dal marito della donna la procura ha iscritto nel registro degli indagati 5 persone: i due ginecologi protagonisti della lite nella sala parto del Policlinico, Antonio De Vivo e Vincenzo Benedetto, e il responsabile dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia, il prof. Domenico Granese. Oltre a loro, i carabinieri hanno notificato altri due avvisi di garanzia, probabilmente, agli altri due medici che hanno poi operato la donna. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di lesioni personali colpose e omissioni.
Sospeso il primario di ginecologia - Ma arrivano anche le prime sanzioni per i medici del Policlinico di Messina. I vertici dell'ospedale, infatti, in una riunione con l'assessore alla Sanità della Sicilia Massimo Russo, avrebbero deciso una sospensione cautelativa per il primario di Ginecologia e ostetricia Domenico Granese. Uno dei due medici coinvolti nella lite, Vincenzo Benedetto, è già stato sospeso. Interrotto anche il rapporto di collaborazione tra il Policlinico messinese e l'altro medico protagonista della rissa, Antonio De Vivo. E' stato inoltre deciso di commissariare l'Unità operativa di ginecologia, teatro della lite. Le funzioni saranno assegnate alla direzione sanitaria. L'azienda sanitaria universitaria, infine, avvierà un'azione civile per danni di immagine subiti.
"Fiducia solo nella magistratura" - C'è rabbia e dolore, ma anche fiducia, nelle parole di Matteo Molonia, il marito di Laura Salpietro, la donna che subito dopo la lite tra i due medici al Policlinico di Messina ha avuto un'emorragia e l'asportazione dell'utero, mentre il figlio ha subìto due arresti cardiaci e potrebbe avere avuto danni cerebrali. Alle telecamere di SkyTG24 l'uomo dichiara di avere "fiducia nella magistratura" ma di non averne altrettanta nella sanità.
Le scuse del ministro Fazio - Intanto il ministro della Sanità Ferruccio Fazio ha visitato lunedì mattina il policlinico per scusarsi con la famiglia per quanto accaduto. "Il ministro Fazio ci ha chiesto scusa personalmente - ha detto ancora Matteo Molonia - da uomo dello Stato e da medico. Le scuse sono sempre accettate. Ci ha anche comunicato la totale disponibilità a fare piena luce su questo fatto. Spero che dalle parole si passi ai fatti". Scuse a Laura Salpietro sono arrivate anche dall'assessore regionale alla Salute Massimo Russo, in visita con il ministro Ferruccio Fazio. "Questa vicenda gravissima, sconcertante ha arrecato un danno all'immagine del nostro sistema - ha detto l'assessore - ha pregiudicato il lavoro di tanti bravissimi professionisti che ogni giorno tra tanti sacrifici fanno fino in fondo il loro dovere guardano alla persona umana e la guardano non come numero, non come entità economica".
In un filmato il degrado nel reparto - SkyTG24 ha anche trasmesso alcune immagini che documentano dall'interno la situazione al Policlinico di Messina, in particolare nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, dove degrado, incuria e sporcizia la fanno da padrona.
Cinque indagati dopo la lite - Sabato scorso il reparto è stato teatro di un episodio di malasanità. Una lite scoppiata tra due medici in sala parto avrebbe infatti ritardato l'intervento sanitario mettendo a rischio la vita della puerpera, una donna di 30 anni e del bambino che avrebbe subito due arresti cardiaci.
In seguito alla denuncia presentata dal marito della donna la procura ha iscritto nel registro degli indagati 5 persone: i due ginecologi protagonisti della lite nella sala parto del Policlinico, Antonio De Vivo e Vincenzo Benedetto, e il responsabile dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia, il prof. Domenico Granese. Oltre a loro, i carabinieri hanno notificato altri due avvisi di garanzia, probabilmente, agli altri due medici che hanno poi operato la donna. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di lesioni personali colpose e omissioni.
Sospeso il primario di ginecologia - Ma arrivano anche le prime sanzioni per i medici del Policlinico di Messina. I vertici dell'ospedale, infatti, in una riunione con l'assessore alla Sanità della Sicilia Massimo Russo, avrebbero deciso una sospensione cautelativa per il primario di Ginecologia e ostetricia Domenico Granese. Uno dei due medici coinvolti nella lite, Vincenzo Benedetto, è già stato sospeso. Interrotto anche il rapporto di collaborazione tra il Policlinico messinese e l'altro medico protagonista della rissa, Antonio De Vivo. E' stato inoltre deciso di commissariare l'Unità operativa di ginecologia, teatro della lite. Le funzioni saranno assegnate alla direzione sanitaria. L'azienda sanitaria universitaria, infine, avvierà un'azione civile per danni di immagine subiti.