Il velivolo era diretto a Salina, nelle Eolie. Hanno perso la vita il pilota e i tre passeggeri a bordo. Ancora da chiarire le cause dell'incidente. La procura ha aperto un'inchiesta. GUARDA LE FOTO
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Il decollo, poco dopo le 8, come sempre dallo spiazzo dell' azienda "Nuova Cometra", nell'area industriale di Giammoro frazione di Pace del Mela (Me).
Un rapido attorcigliamento, la pala dell'elica che sbatte sul capannone rompendo la parete metallica e l'elicottero meno due minuti dopo piomba di nuovo a terra incendiandosi: muoiono il pilota, Domenico Messina, 35 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto, Davide Taranto, 32 anni, di Milazzo a capo di una società che gestiva navi per minicrociere alle Eolie, Pippo Adige, 54 anni, di Milazzo (Me), che ha automezzi e mini bus da noleggio e che era un esperto elettrauto; Enzo Fricia, 21 anni, siracusano, dipendente di Taranto.
Stavano andando sull'isola di Salina per riparare una nave della flotta della Taranto navigazioni. I corpi sono carbonizzati: è rimasto quasi intatto solo l'orologio gps del pilota.
Dell'elicottero si vede solo la parte finale della coda, il resto è un minuscolo ammasso di rottami bruciati. Davanti a questa scena si è consumata la disperazione dei familiari di alcune vittime.
La procura di Barcellona ha aperto un'inchiesta sulla tragedia così come l'agenzia nazionale per la sicurezza del volo. Il pm Michele Martorelli nominerà un consulente esperto di aeronautica. L'unica ipotesi sulla tragedia che trapela dagli investigatori giunti a Giammoro, polizia e carabinieri, oltre ai vigili del fuoco, è che forse l'elicottero ha avuto uno sbandamento in fase di elevazione per un peso complessivo eccessivo, e poi l'urto ha provocato la caduta e il conseguente incendio.
Il Robinson r44 era abilitato al volo ma la ditta barese "Rent and fly", il cui slogan è "quando il sogno si puo' noleggiare", che l'aveva in affitto da una societa' di leasing, come specifica l'Enac, non era in possesso delle certificazioni per i voli commerciali cioè a pagamento. E' uno dei punti che i magistrati messinesi dovranno chiarire è proprio questo: chi gestiva l'elicottero? I passeggeri pagavano per il trasporto? Il titolare della "Rent and fly" Stefano Soglia sostiene che il quadriposto era stato dato in noleggio a una società di Lino Siclari, presidente dell' Aicon, azienda produttrice di yatchs.
Quest'ultimo smentisce affermando di aver volato più volte con quel pilota ma di non sapere di chi fosse il velivolo. Proprio Domenico Messina pilotava l'elicottero che nel luglio 2008 ebbe un incidente in volo nella stessa zona della tragedia. E a bordo aveva Siclari. Il velivolo tranciò i fili dell'alta tensione che, cadendo su una casa colonica, provocarono un incendio. Non ci furono vittime ma il pilota fu indagato per disastro colposo.
Un altro punto che dovranno chiarire i magistrati è la ragione per cui il Robinson partiva dallo spiazzo della zona industriale, un'area non certificata e comunque a rischio. Il sindaco di Pace del Mela, Giusepper Sciotto dice: "Non abbiamo mai autorizzato alcuna pista per elicotteri nell'aerea industriale di Giammoro. Non sapevo niente di quest'attivita'. Ci sono dei poteri forti che controllano la zona industriale in cui la politica non è mai entrata". L'amministratore allude agli industriali della zona, forse allo stesso Siclari, che hanno una notevole influenza in quell'area. In attesa che l'inchiesta chiarisca le cause dell'incidente e le responsabilita' e' pero' certo che il pilota Domenico Messina portava in giro per suo conto turisti e passeggeri. Eugenio Blasio, un fotografo, dice: "Domenico, tre giorni fa mi aveva proposto di andare a Salina: avrei pagato 400 euro. Volevo fare un regalo a mia moglie portandola con l'elicottero alle Eolie. Ma lei non ha voluto. Il pilota mi aveva detto che a Salina non c'era una piazzola di atterraggio regolamentare e che saremmo atterrati a Vulcano e da lì un gommone ci avrebbe portato sull'altra isola". Messina aveva trasportato anche giornalisti, cineoperatori, troupe della Rai e percepiva dei pagamenti per il suo lavoro. I resti delle vittime, pochi, carbonizzati e irriconoscibili, su ordine del sostituto procuratore Martorelli sono stati posti in 4 bare e portati nel policlinico di Messina.
Guarda l'intervista di SkyTG24 al comandante dei Carabinieri della compagnia di Milazzo:
Il decollo, poco dopo le 8, come sempre dallo spiazzo dell' azienda "Nuova Cometra", nell'area industriale di Giammoro frazione di Pace del Mela (Me).
Un rapido attorcigliamento, la pala dell'elica che sbatte sul capannone rompendo la parete metallica e l'elicottero meno due minuti dopo piomba di nuovo a terra incendiandosi: muoiono il pilota, Domenico Messina, 35 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto, Davide Taranto, 32 anni, di Milazzo a capo di una società che gestiva navi per minicrociere alle Eolie, Pippo Adige, 54 anni, di Milazzo (Me), che ha automezzi e mini bus da noleggio e che era un esperto elettrauto; Enzo Fricia, 21 anni, siracusano, dipendente di Taranto.
Stavano andando sull'isola di Salina per riparare una nave della flotta della Taranto navigazioni. I corpi sono carbonizzati: è rimasto quasi intatto solo l'orologio gps del pilota.
Dell'elicottero si vede solo la parte finale della coda, il resto è un minuscolo ammasso di rottami bruciati. Davanti a questa scena si è consumata la disperazione dei familiari di alcune vittime.
La procura di Barcellona ha aperto un'inchiesta sulla tragedia così come l'agenzia nazionale per la sicurezza del volo. Il pm Michele Martorelli nominerà un consulente esperto di aeronautica. L'unica ipotesi sulla tragedia che trapela dagli investigatori giunti a Giammoro, polizia e carabinieri, oltre ai vigili del fuoco, è che forse l'elicottero ha avuto uno sbandamento in fase di elevazione per un peso complessivo eccessivo, e poi l'urto ha provocato la caduta e il conseguente incendio.
Il Robinson r44 era abilitato al volo ma la ditta barese "Rent and fly", il cui slogan è "quando il sogno si puo' noleggiare", che l'aveva in affitto da una societa' di leasing, come specifica l'Enac, non era in possesso delle certificazioni per i voli commerciali cioè a pagamento. E' uno dei punti che i magistrati messinesi dovranno chiarire è proprio questo: chi gestiva l'elicottero? I passeggeri pagavano per il trasporto? Il titolare della "Rent and fly" Stefano Soglia sostiene che il quadriposto era stato dato in noleggio a una società di Lino Siclari, presidente dell' Aicon, azienda produttrice di yatchs.
Quest'ultimo smentisce affermando di aver volato più volte con quel pilota ma di non sapere di chi fosse il velivolo. Proprio Domenico Messina pilotava l'elicottero che nel luglio 2008 ebbe un incidente in volo nella stessa zona della tragedia. E a bordo aveva Siclari. Il velivolo tranciò i fili dell'alta tensione che, cadendo su una casa colonica, provocarono un incendio. Non ci furono vittime ma il pilota fu indagato per disastro colposo.
Un altro punto che dovranno chiarire i magistrati è la ragione per cui il Robinson partiva dallo spiazzo della zona industriale, un'area non certificata e comunque a rischio. Il sindaco di Pace del Mela, Giusepper Sciotto dice: "Non abbiamo mai autorizzato alcuna pista per elicotteri nell'aerea industriale di Giammoro. Non sapevo niente di quest'attivita'. Ci sono dei poteri forti che controllano la zona industriale in cui la politica non è mai entrata". L'amministratore allude agli industriali della zona, forse allo stesso Siclari, che hanno una notevole influenza in quell'area. In attesa che l'inchiesta chiarisca le cause dell'incidente e le responsabilita' e' pero' certo che il pilota Domenico Messina portava in giro per suo conto turisti e passeggeri. Eugenio Blasio, un fotografo, dice: "Domenico, tre giorni fa mi aveva proposto di andare a Salina: avrei pagato 400 euro. Volevo fare un regalo a mia moglie portandola con l'elicottero alle Eolie. Ma lei non ha voluto. Il pilota mi aveva detto che a Salina non c'era una piazzola di atterraggio regolamentare e che saremmo atterrati a Vulcano e da lì un gommone ci avrebbe portato sull'altra isola". Messina aveva trasportato anche giornalisti, cineoperatori, troupe della Rai e percepiva dei pagamenti per il suo lavoro. I resti delle vittime, pochi, carbonizzati e irriconoscibili, su ordine del sostituto procuratore Martorelli sono stati posti in 4 bare e portati nel policlinico di Messina.
Guarda l'intervista di SkyTG24 al comandante dei Carabinieri della compagnia di Milazzo: