Verdini lascia il Credito Cooperativo e va dai pm

Cronaca
Il coordinatore del Pdl Denis Verdini
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Il coordinatore del Pdl rinuncia alla presidenza della banca fiorentina: “Su di me una tempesta mediatica”. A seguito della decisione del parlamentare s'è dimesso in blocco l'intero Consiglio d'amministrazione dell'istituto. Interrogatorio in procura

Denis Verdini “ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili” da presidente del Credito cooperativo fiorentino (Ccf) e da componente del consiglio di amministrazione della banca. Lo ha annunciato lui stesso in una lettera inviata il 23 luglio ai vertici dell'istituto e resa nota lunedì mattina. Il coordinatore del Pdl, già inquisito per corruzione nel filone d’inchiesta sugli appalti per gli impianti eolici in Sardegna, è indagato anche per il reato di “associazione segreta” nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta P3.

I finiani: "Si dimetta da coordinatore Pdl"- L'abbandono della banca non placa le polemiche sul coordinatore del Pdl. E' Italo Bocchino, deputato finiano del Pdl, a sottolineare l'opportunità di un passo indietro anche dal ruolo all'interno del partito. "La decisione di Verdini è del tutto personale e non ci riguarda", ha detto Bocchino, "Sarebbe opportuno un passo indietro perché il Pdl trarrebbe vantaggio se il coordinatore fosse un soggetto non in una situazione complessa".

Verdini è stato ascoltato a Roma dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal pm Rodolfo Sabelli, martedì è la volta di Marcello Dell'Utri. E intanto nuove iscrizioni nel registro degli indagati potrebbero prospettarsi a breve, non appena esaurita la fase di valutazione delle posizioni di soggetti i cui nominativi compaiono nelle carte processuali e nelle intercettazioni telefoniche. Qui tutte le notizie nella diretta di SkyTG24

A seguito della decisione di Verdini il Consiglio di amministrazione dell'istituto bancario ha rassegnato "le proprie dimissioni irrevocabili". E' quanto si legge in una breve nota del Cdf, diffusa al termine della riunione del 26 luglio. In essa si spiega che il Consiglio d'amministrazione, "ribadendo di aver condiviso, fin dalle modalità di elezione, la gestione ordinaria e la totalità delle scelte, operate nell'esclusivo interesse della banca e dei suoi soci", esprime "la propria solidarietà al presidente dimissionario".

Tutti i video relativi all'inchiesta sulla P3

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