Love Parade, Irina: "La polizia non ha fatto niente"

Cronaca
Irina Di Vincenzo
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La ragazza torinese rimasta ferita a Duisburg racconta della calca assassina: “Pochi agenti, sempre fermi nello stesso posto, non avevano previsto nulla e non sapevano come reagire”. Sale a 20 il numero delle vittime. GUARDA LA TESTIMONIANZA IN VIDEO

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Irina Di Vincenzo, la ragazza rimasta ferita a Duisburg durante la Love Parade, racconta l'inferno che ha vissuto insieme alla sua amica, Giulia Minola, che purtroppo nella ressa sotto il tunnel ha perso la vita insieme ad altri 19 ragazzi. E' salito infatti a 20 il numero delle vittime, dopo l'annuncio della polizia della morte di una ragazza tedesca che era rimasta gravemente ferita nella ressa. "E' stata una tragedia evitabile - ha detto in una conferenza stampa allestita nella sala consiliare del municipio di Grugliasco, la città dove abita - la polizia ha sbagliato".

Visibilmente provata, Irina non ha usato mezzi termini per spiegare cos'è successo al festival della musica techno: "E' stato un inferno. Non ero mai stata a un Love Parade, ma ad altri festival musicali sì. Eravamo andate per fare festa e ci siamo ritrovate in un inferno", ribadisce la giovane che però della sua amica Giulia, i cui funerali sono previsti venerdì alle 15.30 a Brescia, preferisce non parlare. "Voglio andare dalla sua famiglia - dice - non voglio rispondere alle domande perché voglio che le cose le sappiano da me e non per vie traverse. E' una situazione molto dura per me come lo è per loro. Giulia non era una mia compagna, era una mia amica, una mia cara amica".

"La polizia era poca ed è rimasta quasi sempre in disparte, ho visto pochissimi soccorsi, - aggiunge ancora la giovane torinese - per lo più prestati dai compagni. Anch'io che mi trovavo tra un tunnel e l'altro, mi sono salvata perché sono stata trascinata dalla corrente  della gente. E a prestarmi i primi soccorsi sono stati alcuni ragazzi che mi hanno accompagnata verso le ambulanze". "Ci sono delle colpe perché le persone sono state lasciate nel tunnel, c'era gente che soffocava, che cadeva, che veniva calpestata senza che la polizia facesse il suo dovere. Questo l'ho già detto alla polizia locale".

Ma Irina ha raccontato anche un altro particolare: "Alla polizia ho detto tutto, ma poi quando mi hanno fatto rileggere il mio racconto la metà delle cose non erano state scritte. Perché le cose che avevo detto contro di loro probabilmente...". "Io però ho firmato comunque - ha continuato Irina - perché le cose che erano scritte erano vere, anche se altre erano state omesse".

E intanto infuria la polemica proprio sugli interventi che avrebbero potuto evitare la strage di giovani alla Love Parade di Duisburg. La magistratura tedesca ha cominciato il suo lavoro sequestrando tutto il materiale relativo all'evento. E la procura indaga per omicidio colposo.

Guarda i video con tutti gli aggiornamenti sulla tragedia alla Love Parade:

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