Si frequentavano da circa un anno e sabato sera lei aveva deciso di lasciarlo. Durante una discussione, lui le ha sparato tre colpi di pistola e si è suicidato, usando la stessa arma. Aveva 30 anni
Omicidio-suicidio a Mestre, in via Alfani. Fabio, 30 anni, ha sparato 3 colpi di pistola alla fidanzata, minorenne, poi si è sparato al petto. L'omicidio è avvenuto domenica mattina intorno alle 9.30 in via Alfani all'altezza del civico 6. Il ragazzo aveva 30 anni, lei 16.
Eleonora, questo il nome della vittima che aveva 16 anni, aveva lasciato Fabio sabato sera. DOmenica mattina, a bordo di una moto, lui si è avvicinato alla sua ex, che era in bicicletta, ha tirato fuori la pistola e le ha sparato tre colpi. Poi ha rivolto l'arma verso se stesso e ha premuto il grilletto.
Eleonora intendeva lasciare Fabio Riccato da tempo, ma non trovava mai il momento, ma soprattutto le parole giuste per dirglielo. Lo racconta Anna, una vicina di casa, la 'grande' amica della mamma della ragazza. La sua e la famiglia di Eleonora avevano lasciato tre anni fa il vicino quartiere della Gazzera per stabilirsi ad Asseggio. Le famiglie vivono in due appartamenti, uno a fianco dell'altro, in una delle tre eleganti palazzine a due piani, costruire nella campagna dell'entroterra veneziano. "Eleonora era una ragazza solare. Le piaceva vivere, aveva sedici anni. Si sono conosciuti portando a passeggio Morgan, il suo cane, nella stradina che costeggia la ferrovia e che finisce con la casa di Fabio. Lui - spiega - era tanto innamorato, ma lei era ancora piccolina. Ed era un rapporto impegnativo. Lei ha provato più volte a lasciarlo. Mi aveva chiesto tempo fa un consiglio 'cosa dici, glielo dico un po' alla volta?'. A 16 anni una ragazza ha una vita davanti, pensa a divertirsi. Fabio era una persona corretta, di una famiglia per bene". "Eleonora mi ha dato un bacio prima di uscire di casa in bici...".
Anna è poi rientrata in casa Noventa per dare sostegno alla madre della ragazza che lavora come dipendente al Comune di Mestre. Il padre era assente al momento della tragedia. Stava lavorando all' ospedale di Venezia. Eleonora era la loro unica figlia.
Eleonora, questo il nome della vittima che aveva 16 anni, aveva lasciato Fabio sabato sera. DOmenica mattina, a bordo di una moto, lui si è avvicinato alla sua ex, che era in bicicletta, ha tirato fuori la pistola e le ha sparato tre colpi. Poi ha rivolto l'arma verso se stesso e ha premuto il grilletto.
Eleonora intendeva lasciare Fabio Riccato da tempo, ma non trovava mai il momento, ma soprattutto le parole giuste per dirglielo. Lo racconta Anna, una vicina di casa, la 'grande' amica della mamma della ragazza. La sua e la famiglia di Eleonora avevano lasciato tre anni fa il vicino quartiere della Gazzera per stabilirsi ad Asseggio. Le famiglie vivono in due appartamenti, uno a fianco dell'altro, in una delle tre eleganti palazzine a due piani, costruire nella campagna dell'entroterra veneziano. "Eleonora era una ragazza solare. Le piaceva vivere, aveva sedici anni. Si sono conosciuti portando a passeggio Morgan, il suo cane, nella stradina che costeggia la ferrovia e che finisce con la casa di Fabio. Lui - spiega - era tanto innamorato, ma lei era ancora piccolina. Ed era un rapporto impegnativo. Lei ha provato più volte a lasciarlo. Mi aveva chiesto tempo fa un consiglio 'cosa dici, glielo dico un po' alla volta?'. A 16 anni una ragazza ha una vita davanti, pensa a divertirsi. Fabio era una persona corretta, di una famiglia per bene". "Eleonora mi ha dato un bacio prima di uscire di casa in bici...".
Anna è poi rientrata in casa Noventa per dare sostegno alla madre della ragazza che lavora come dipendente al Comune di Mestre. Il padre era assente al momento della tragedia. Stava lavorando all' ospedale di Venezia. Eleonora era la loro unica figlia.