Napoli, in manette l’ultimo degli “scissionisti”
CronacaLa squadra mobile del capoluogo partenopeo ha arrestato Elio Amato e la sua guardia del corpo, e killer del clan, Marco Liguori. Con questa ultima cattura gli inquirenti sono convinti di aver decapitato la famiglia Amato-Pagano
La squadra mobile della polizia di Napoli ha arrestato altri due latitanti del clan Amato-Pagano, protagonisti della scissione che ha portato alla faida di Scampia tra il 2004 e il 2005. Dopo l'arresto del boss Cesare Pagano giovedì scorso, oggi la polizia ha trovato a Villaricca, nel napoletano, Elio Amato, 42 anni, fratello del capo clan Raffaele, arrestato il Spagna l'anno scorso, ricercato per associazione a delinquere di stampo camorristico e traffico di stupefacenti. Arrestato anche il nipote, Marco Liguori, 25 anni, considerato dagli investigatori il killer
della organizzazione criminale.
Elio Amato e Marco Liguori sono stati rintracciati in un appartamento al terzo e ultimo piano di una palazzina a Villaricca, e si stanno facendo ancora accertamenti su proprietario o affittuario dell'abitazione. Il covo era protetto da un sofisticato sistema di videosorveglianza che consentiva di controllare tutto il perimetro del palazzo e da un rilevatore di microspie per provvedere alla bonifica. La tecnologia, del resto, è una delle armi a disposizione del clan, tanto che sulla sicurezza del boss Raffaele Amato, oltre ai tradizionali guardaspalle, ha sempre vegliato anche un ingegnere bulgaro che, tra l'altro, ha messo in contatto il killer Marco Liguori con persone che gli hanno permesso di esercitarsi in poligoni di tiro militare in Bulgaria con fucili di precisione con una gittata di due chilometri. La capacità di neutralizzare “cimici” o intercettazioni telefoniche ha fatto sì che gli uomini della squadra mobile di Napoli coordinati da Vittorio Pisani abbiamo trovato difficoltà nelle attività tecniche per rintracciare i latitanti e abbiamo dovuto potenziare quelle di pedinamento dei familiari. Del resto, Elio Amato, quando è stato arrestato alle 4,30 di questa mattina, era in compagnia della moglie e dei figli. Sia
Liguori che Amato erano latitanti dalla primavera del 2009.
Elio Amato era il candidato naturale a reggere il clan dopo l'arresto nel maggior 2009 del fratello Raffaele in Spagna; in questo momento, dunque, gli arresti della mobile hanno fatto sì che non ci sia una successione certa al vertice del clan Amato-Pagano. All'uscita degli arrestati dalla questura di Napoli c'è stato qualche momento di tensione, dato che il padre di Marco Liguori ha tentato di avvicinarsi al figlio, ma è stato fermato dai poliziotti "un bacio a papà", continuava a ripetere l'uomo
della organizzazione criminale.
Elio Amato e Marco Liguori sono stati rintracciati in un appartamento al terzo e ultimo piano di una palazzina a Villaricca, e si stanno facendo ancora accertamenti su proprietario o affittuario dell'abitazione. Il covo era protetto da un sofisticato sistema di videosorveglianza che consentiva di controllare tutto il perimetro del palazzo e da un rilevatore di microspie per provvedere alla bonifica. La tecnologia, del resto, è una delle armi a disposizione del clan, tanto che sulla sicurezza del boss Raffaele Amato, oltre ai tradizionali guardaspalle, ha sempre vegliato anche un ingegnere bulgaro che, tra l'altro, ha messo in contatto il killer Marco Liguori con persone che gli hanno permesso di esercitarsi in poligoni di tiro militare in Bulgaria con fucili di precisione con una gittata di due chilometri. La capacità di neutralizzare “cimici” o intercettazioni telefoniche ha fatto sì che gli uomini della squadra mobile di Napoli coordinati da Vittorio Pisani abbiamo trovato difficoltà nelle attività tecniche per rintracciare i latitanti e abbiamo dovuto potenziare quelle di pedinamento dei familiari. Del resto, Elio Amato, quando è stato arrestato alle 4,30 di questa mattina, era in compagnia della moglie e dei figli. Sia
Liguori che Amato erano latitanti dalla primavera del 2009.
Elio Amato era il candidato naturale a reggere il clan dopo l'arresto nel maggior 2009 del fratello Raffaele in Spagna; in questo momento, dunque, gli arresti della mobile hanno fatto sì che non ci sia una successione certa al vertice del clan Amato-Pagano. All'uscita degli arrestati dalla questura di Napoli c'è stato qualche momento di tensione, dato che il padre di Marco Liguori ha tentato di avvicinarsi al figlio, ma è stato fermato dai poliziotti "un bacio a papà", continuava a ripetere l'uomo