Sconfitti 3-2 dalla Slovacchia, gli azzurri chiudono il torneo in Sudafrica. Amarezza di Marcello Lippi, che si assume ogni responsabilità della débâcle della squadra. Sconcerto dei tifosi, che non risparmiano critiche al ct
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Una sorta di lutto nazionale quello che ha investito gli italiani per l'esito della partita, giocata dagli azzurri con la Slovacchia ai Mondiali in Sudafrica. Sconfitta 3-2, l'Italia è stata definitivamente eliminata dal torneo. Era dal 1974, anno dei mondiali in Germania, che la squadra non usciva alla prima fase. Amarezza, in primo luogo, da parte degli stessi calciatori e del ct Marcello Lippi, che in conferenza stampa si è addossato ogni responsabilità, dichiarando: "Mi dispiace da morire per tutti. Mi dispiace da morire chiudere così 4 anni fantastici per me, per i tifosi, per la federazione e per tutti". Poi un augurio sommesso "al mio successore".
Amarezza e delusione cocente soprattutto nei tifosi, molti dei quali non hanno risparmiato critiche violente proprio al ct della nazionale. A Roma moltissime persone, radunatesi nel cuore di Villa Borghese per seguire la partita trasmessa su un maxischermo, hanno intonato numerosi cori contro Lippi, "artefice della disfatta", in una con invettive e paragoni con l'allenatore francese Domenech.
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Una sorta di lutto nazionale quello che ha investito gli italiani per l'esito della partita, giocata dagli azzurri con la Slovacchia ai Mondiali in Sudafrica. Sconfitta 3-2, l'Italia è stata definitivamente eliminata dal torneo. Era dal 1974, anno dei mondiali in Germania, che la squadra non usciva alla prima fase. Amarezza, in primo luogo, da parte degli stessi calciatori e del ct Marcello Lippi, che in conferenza stampa si è addossato ogni responsabilità, dichiarando: "Mi dispiace da morire per tutti. Mi dispiace da morire chiudere così 4 anni fantastici per me, per i tifosi, per la federazione e per tutti". Poi un augurio sommesso "al mio successore".
Amarezza e delusione cocente soprattutto nei tifosi, molti dei quali non hanno risparmiato critiche violente proprio al ct della nazionale. A Roma moltissime persone, radunatesi nel cuore di Villa Borghese per seguire la partita trasmessa su un maxischermo, hanno intonato numerosi cori contro Lippi, "artefice della disfatta", in una con invettive e paragoni con l'allenatore francese Domenech.