I Carabinieri hanno sgominato una cupola “mafiosa” calabrese. 42 ordinanze di custodia sono state eseguite su tutto il territorio nazionale. Le accuse mosse sono di associazione mafiosa, estorsione, turbativa degli incanti
I carabinieri hanno eseguito, in Calabria, Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, un'ordinanza di custodia cautelare emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, nei confronti di 42 affiliati alle più importanti cosche 'ndranghetiste del capoluogo e dei comuni limitrofi, indagati per associazione mafiosa, estorsioni, turbata libertà degli incanti ed altri reati.
Le indagini hanno ricostruito gli assetti criminali del capoluogo calabrese, documentando gli accordi tra le cosche "Condello" e "De Stefano-Libri", un tempo sanguinosamente contrapposte ed oggi alleate per il perseguimento di comuni interessi. Accertata anche la costituzione di un organismo decisionale, al vertice del quale erano Pasquale Condello, detto il supremo e Giuseppe De Stefano. Inoltre è stato eseguito un provvedimento di sequestro dei beni, per un valore di oltre 100 milioni di euro, nella disponibilità delle cosche indagate.
Le indagini hanno ricostruito gli assetti criminali del capoluogo calabrese, documentando gli accordi tra le cosche "Condello" e "De Stefano-Libri", un tempo sanguinosamente contrapposte ed oggi alleate per il perseguimento di comuni interessi. Accertata anche la costituzione di un organismo decisionale, al vertice del quale erano Pasquale Condello, detto il supremo e Giuseppe De Stefano. Inoltre è stato eseguito un provvedimento di sequestro dei beni, per un valore di oltre 100 milioni di euro, nella disponibilità delle cosche indagate.