Nocera, neonato rapito in ospedale. Si cercano due donne

Cronaca
Un'immagine di Luca, il neonato rapito dall'ospedale di Nocera Inferiore
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Il piccolo Luca nato da poche ore è stato rapito da una donna travestita da infermiera all' Umberto I. Posti di blocco in tutto il salernitano. Si cercano due donne a bordo di un'auto. Appello del padre ai giornalisti: "Aiutatemi a ritrovare mio figlio"

La gioia immensa di diventare genitori e poi, nel giro di pochissimo, il dramma del figlio appena nato che qualcuno ha portato via. L'angoscia ha spazzato via repentinamente la felicità del padre, maresciallo dell'Esercito appena tornato da una missione in Libano, della moglie Annalisa Fortunato, ragioniera: hanno toccato l'inferno con mano quando alle 14 una sconosciuta ha portato via il loro Luca, tre ore dopo la nascita dall'ospedale di Nocera Inferiore, nel Salernitano.

Da quando è scattato l'allarme è partita una caccia all'uomo da parte delle forze dell'ordine. Una nota di ricerca è stata impartita con un'indicazione chiara: trovare un'auto con due donne a bordo. Qualcuno ha riferito di aver visto una donna con un bimbo piccolissimo prendere il treno e dirigersi verso sud. Insomma, tante e confuse le testimonianze subito dopo il fatto. Qualcuno ha detto che si trattava di donne di etnia rom - controlli, senza esito, sono stati fatti in campi rom - ma in serata un identikit diffuso a tutte le forze dell'ordine e su tutto il territorio nazionale ha fatto chiarezza: si tratta di una donna giovane, Età 35-40 anni, altezza 1,60, capelli castano raccolti dietro, carnagione olivastra, né chiara né scura, occhi chiari di colore marrone, naso piccolo arrotondato, indossava occhiali da vista, una camicia e un pantalone di infermiere, scarpe sportive di colore bianco con la scritta Nike di colore rosa sul tallone.

La rapitrice ha approfittato della confusione dell'orario di visite ma evidentemente sapeva come muoversi nei locali dell'ospedale. Tra i 30 e i 40 anni, circa 1 metro e settanta di altezza, carnagione scura, ha indossato un camice bianco che - secondo quanto si è appreso successivamente - sarebbe stato ritrovato all'esterno del pronto soccorso. La falsa infermiera si sarebbe rivolta alla madre dicendole di stare tranquilla e che avrebbe portato il neonato al nido per degli accertamenti. Poi si è spostata in una stanza che si trova proprio di fronte al reparto di degenza e infine ha fatto perdere le sue tracce forse utilizzando un montacarichi.

Luca era nato alle 11, dopo circa tre ore di vita è stato rapito. Un parto normale che aveva fatto la felicità dei neo genitori. Il padre al momento del sequestro si trovava a casa per accudire il primo figlio della coppia, un bimbo di due anni.

Ad identificare la donna non potranno essere, come si era sperato in un primo momento, le telecamere dell'ospedale Umberto I: sono infatti fuori uso da diverso tempo come ha confidato il direttore amministrativo, Maurizio D'Ambrosio. Si confida, invece, nella descrizione della mamma di Luca e della cognata che si trovava con lei al momento dell'arrivo della falsa infermiera.



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