E' finito in manette l'uomo indagato in Italia per l'omicidio della giovane potentina. Il 38enne è accusato dell'assassinio di Heather Barnett, la 48enne uccisa nel 2002 e mutilata nella sua casa di Bournemouth
Danilo Restivo, l’unico indagato per l’omicidio di Elisa Claps, è stato arrestato dalla polizia inglese per un altro delitto: l’uccisione di Heather Barnett, la sarta 48enne che viveva di fronte alla casa dell’uomo italiano a Bournemouth, nel Sud dell’Inghilterra. Il corpo della vittima, mutilato, fu ritrovato nel 2002 nella vasca da bagno. Restivo è stato portato alla stazione di polizia di Poole per essere interrogato e la Scientifica ha perquisito la sua abitazione. Su mandato della procura di Salerno, è stato effettuato anche un prelievo di Dna sull’uomo. La polizia inglese ha 72 ore per confermare l’arresto oppure rilasciare l’indagato.
Nessuno finora era stato incriminato per l’omicidio Barnett, ma la polizia del Dorset aveva indagato a Potenza sul delitto Claps, avvenuto nel 1993, per trovare i possibili collegamenti tra gli omicidi delle due donne. Heather Burnett è stata massacrata con un martello, mutilata e lasciata morire nella vasca da bagno. Sia lei sia Elisa avevano il reggiseno tagliato sul davanti. Gli investigatori inglesi puntano sulla presenza di capelli di un estraneo tra le mani della Barnett. Molte donne, di Potenza e di Bournemouth, hanno detto di essersi accorte che qualcuno aveva tagliato loro delle ciocche. Restivo si è sempre dichiarato estraneo a entrambi gli omicidi, in passato era stato sospettato del delitto Burnett, fermato due volte e poi rilasciato.
“Una numerosa squadra di agenti ha lavorato senza sosta a questa indagine che va avanti da molto tempo”, ha dichiarato il detective sovrintendente Mark Cooper della polizia del Dorset. L’attenzione degli inquirenti su Restivo era tornata forte dopo che il 17 marzo scorso è stato ritrovato il corpo di Elisa Claps nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza. La studentessa è scomparsa 17 anni fa, all’età di 16 anni. Fin dai primi giorni i sospetti si concentrarono su Danilo Restivo, che nel ’93 aveva 21 anni. L’uomo ha ammesso di aver parlato con Elisa quella domenica mattina, intorno alle ore 12, dietro l’altare della chiesa, ma di averla poi accompagnata con lo sguardo all’uscita del tempio. Restivo fu arrestato nel 1994 per false dichiarazioni al pm e, con la stessa accusa, fu condannato nel 1995. È tuttora indagato dalla procura di Salerno per violenza sessuale, omicidio e occultamento del cadavere di Elisa Claps.
La perizia dell’autopsia sui resti della ragazza di Potenza è ancora secretata, ma è trapelato che la vittima sarebbe stata uccisa con diversi colpi di un’arma da taglio, delle forbici o un piccolo coltello. Di recente Chi l’ha visto? ha mostrato una foto in cui Restivo si punta ridendo un coltello alla gola. L’avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta, si è detta soddisfatta per l’arresto dell’uomo in Inghilterra, ma si augura che ci sia un provvedimento cautelare anche per l’omicidio di Potenza. “Finalmente si sta muovendo qualcosa – ha detto il legale – rimaniamo comunque in attesa di un qualche provvedimento cautelare da parte della procura di Salerno anche per il caso di Elisa. Mi fa ben sperare anche il prelievo del Dna che la polizia sta eseguendo su incarico degli inquirenti salernitani”. L’avvocato torna, in proposito, sulla linea portata avanti nei giorni scorsi dalla difesa e attacca la controparte: “Si è sempre detto che Restivo era a disposizione – conclude – ma come è evidente, non era vero”.
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