Strage nella serata del 6 maggio lungo una strada provinciale del capoluogo lombardo. Deceduti tutti i passeggeri d'un'auto a seguito dell'impatto con un altro veicolo, probabilmente causato dall'alta velocità e dalla pioggia
Nella serata del 6 maggio, a poche ore dall'approvazione in Senato del disegno di legge che riforma il Codice della strada, l'alta velocità, complice la pioggia persistente, ha ancora una volta provocato una strage. Cinque giovani romeni sono morti lungo la provinciale che collega Genivolta a Soresina, in provincia di Cremona, a seguito dello scontro della propria auto con un'altra vettura. L'Opel Astra, su cui viaggiavano le vittime, procedeva in direzione di Soresina quando, all'altezza dell'azienda agricola "Ariadello", il conducente ne avrebbe perso il controllo, invadendo la corsia opposta e centrando una Bmw.
L'impatto tra le due auto è stato violentissimo. A seguito dell'urto la vettura con a bordo i romeni ha oltrepassato il guard-rail e s'è ribaltata lungo una scarpata per oltre cinque metri. Due dei ragazzi sono stati sbalzati dall'abitacolo; gli altri tre sono morti schiacciati all'interno della vettura. Rimasto, invece, lievemente ferito il conducente della Bmw.
Le vittime, che vivevano fra il Cremonese e la vicina provincia di Bergamo, avevano fra i 25 e i 30 anni. Giampietro Fulgosi, residente a cascina Ariadello, è stato il primo a intervenire, svegliato da un boato che ha descritto "simile allo scoppio di una bomba". Agghiacciante il suo racconto: "Abito a duecento metri da qui e sono arrivato di corsa. La Bmw era sul lato della carreggiata e il conducente, un giovane, è sceso da solo e mi è venuto incontro. Era ferito ma cosciente. Mi ha chiesto di chiamare il 118 e mi ha indicato l'altra macchina nella scarpata. Due di quei ragazzi erano fuori, a terra, già morti; gli altri ancora incastrati. E' stato terribile: mai vista una cosa del genere".
L'impatto tra le due auto è stato violentissimo. A seguito dell'urto la vettura con a bordo i romeni ha oltrepassato il guard-rail e s'è ribaltata lungo una scarpata per oltre cinque metri. Due dei ragazzi sono stati sbalzati dall'abitacolo; gli altri tre sono morti schiacciati all'interno della vettura. Rimasto, invece, lievemente ferito il conducente della Bmw.
Le vittime, che vivevano fra il Cremonese e la vicina provincia di Bergamo, avevano fra i 25 e i 30 anni. Giampietro Fulgosi, residente a cascina Ariadello, è stato il primo a intervenire, svegliato da un boato che ha descritto "simile allo scoppio di una bomba". Agghiacciante il suo racconto: "Abito a duecento metri da qui e sono arrivato di corsa. La Bmw era sul lato della carreggiata e il conducente, un giovane, è sceso da solo e mi è venuto incontro. Era ferito ma cosciente. Mi ha chiesto di chiamare il 118 e mi ha indicato l'altra macchina nella scarpata. Due di quei ragazzi erano fuori, a terra, già morti; gli altri ancora incastrati. E' stato terribile: mai vista una cosa del genere".