Si è concluso la prima fase dell'incidente probatorio. Ora i tecnici sono al lavoro sui resti di ossa, vestiti e cocci trovati nel sottotetto della Chiesa della Trinità a Potenza
Si è concluso a Roma nei laboratori di polizia scientifica il primo atto dell'articolato incidente probatorio che cinque consulenti nominati dalla Procura generale di Salerno effettueranno su parti del corpo di Elisa e su oggetti ritrovati nel sottotetto della chiesa Trinità a Potenza. Dopo il conferimento di incarichi avvenuto a Salerno nelle scorse settimane, oggi è stato stilato un cronoprogramma per gli accertamenti peritali. I consulenti della Procura hanno 60 giorni per presentare le relazioni. L'inchiesta è entrata in una fase ad accentuato carattere tecnico: sono tutti accertamenti 'irripetibili' in quanto gli oggetti e le tracce biologiche potrebbero andare distrutti durante gli esami.
L'incidente probatorio è una fase pre-processuale (in caso di eventuale rinvio a giudizio) perché forma delle prove che altrimenti non potrebbero formarsi in dibattimento o in fase di indagini perché si tratta di 'reperti' che vanno incontro a distruzione o deperimento durante la fase di accertamento. Tra i 'reperti' biologici ci sono delle ossa del cadavere di Elisa Claps su cui si vuole accertare la presenza eventuale di segni di un'arma a punta. Da esaminare ci sono anche impronte digitali, tracce ematiche e oggetti rinvenuti nel sottotetto, tra cui delle tegole, dei cocci di tegole, fibre, un laccio di cuoio con una croce in legno, delle foglie, delle bottiglie in vetro, dei pennelli da imbianchino, capelli nonché una tuta da operaio ed un'ascia arrugginita che sono stati trovati nel campanile della chiesa.
In tutto i 'reperti' sono ben oltre cento. I periti - con competenze medico-legali, criminologiche, naturalistiche - hanno sessanta giorni di tempo per consegnare le loro relazioni alla Procura. Durante questo intervallo di tempo comunicheranno ai consulenti delle parti (famiglia Claps e difesa Restivo) le modalità di accertamento peritale per consentire la loro eventuale partecipazione.
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L'incidente probatorio è una fase pre-processuale (in caso di eventuale rinvio a giudizio) perché forma delle prove che altrimenti non potrebbero formarsi in dibattimento o in fase di indagini perché si tratta di 'reperti' che vanno incontro a distruzione o deperimento durante la fase di accertamento. Tra i 'reperti' biologici ci sono delle ossa del cadavere di Elisa Claps su cui si vuole accertare la presenza eventuale di segni di un'arma a punta. Da esaminare ci sono anche impronte digitali, tracce ematiche e oggetti rinvenuti nel sottotetto, tra cui delle tegole, dei cocci di tegole, fibre, un laccio di cuoio con una croce in legno, delle foglie, delle bottiglie in vetro, dei pennelli da imbianchino, capelli nonché una tuta da operaio ed un'ascia arrugginita che sono stati trovati nel campanile della chiesa.
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