Nella serata organizzata a Bologna per dire no alla censura in tv, Internet diventa il veicolo e il motore del programma di Michele Santoro. Migliaia di persone connesse da ogni parte del mondo per vedere e commentare in tempo reale lo show. TUTTI I VIDEO
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25 marzo 2010: segnatevi la data. “Questa è storia. Siamo tutti partigiani moderni”, per dirla con le parole di uno dei tanti utenti che hanno seguito su Internet la serata-evento “Rai per una notte”. Alle 22.17, dal palco del Paladozza di Bologna, il conduttore Michele Santoro annuncia con euforia: “Il più grande evento della storia del web in Italia”.
Sulla pagina di Facebook “Rai per una notte” già dal primo pomeriggio il tam tam è frenetico. Migliaia di persone cercano informazioni, danno sostegno, inviano messaggi d’affetto. Alle 21, quando la serata finalmente inizia, è il tripudio. Le parole scivolano via una dopo l’altra, frasi brevi. “Grazie a internet aggiriamo la censura”, scrive Enrico. È proprio così. Se la norma sulla par condicio ha bloccato la messa in onda di programmi come Annozero e Ballarò per tutto il periodo della campagna elettorale, è anche grazie al web che nella notte del Paladozza decine di migliaia di persone hanno potuto seguire in diretta i discorsi di Marco Travaglio, le battute di Antonio Cornacchione, lo show di Daniele Luttazzi, la musica di Elio e le storie tese.
“Sì siamo noi, da tutto il mondo!! Che meraviglioso senso di comunità ...sono felicissima grazie!”, esulta Christy Red. “Io sto seguendo dall'Olanda”, scrive Valentina, “Presente! Dalla Francia, Antibes!”, ribatte Alessandro. Tutti insieme, un’unica voce. “Facciamo sentire le nostre voci in un unico grido: BASTA CON QUESTO SCHIFO!!!!!!! Riappropriamoci della dignità, della libertà, dell'individualità”, urla con orgoglio Emilia.
Anche Spinoza, il blog serissimo che in realtà fa rovesciare dalle risate, per l’occasione ha aggiunto nella propria pagina di Facebook una nota. Si chiama “Non è la Rai”, ma non è affatto controprogrammazione. Piuttosto un evento collaterale dove si sprecano le battute in tempo reale con la serata di Bologna. E forse anche con la partita di serie A. Un esempio? “Parla Floris e il pubblico applaude. Ma forse ha segnato la Juve”. Anche: “Cornacchione imita Berlusconi. Ma fa meno ridere”. E via così...
Non fanno invece solo ridere ma anche riflettere i messaggi che piovono sulla pagina di Facebook di "Rai per una notte". Come questo: “Ora ho 20 anni, sono fiero di aver vissuto questo giorno storico, e poterlo raccontare e ricordare in futuro”. Quando però sul palco sale Luttazzi l’emozione sale e torna l’entusiasmo. È una serata di festa, dopotutto. Così la gente comincia a chiamare il comico su Facebook, come se fosse lì sugli spalti del Paladozza: "Vai Daniele, vai Luttazzi vai!".
“Questa si che è un piazza piena di amore, per la questura quanti saranno?” ironia di Monica sulla manifestazione di sabato del Pdl a Roma. “Sta venendo fuori qualcosa di meraviglioso!”, scrive Elena. “Yes we can”, scrive un altro. “Aria pura di democrazia - sottolinea Marco - Grazie a tutti!”.
25 marzo 2010: segnatevi la data. “Questa è storia. Siamo tutti partigiani moderni”, per dirla con le parole di uno dei tanti utenti che hanno seguito su Internet la serata-evento “Rai per una notte”. Alle 22.17, dal palco del Paladozza di Bologna, il conduttore Michele Santoro annuncia con euforia: “Il più grande evento della storia del web in Italia”.
Sulla pagina di Facebook “Rai per una notte” già dal primo pomeriggio il tam tam è frenetico. Migliaia di persone cercano informazioni, danno sostegno, inviano messaggi d’affetto. Alle 21, quando la serata finalmente inizia, è il tripudio. Le parole scivolano via una dopo l’altra, frasi brevi. “Grazie a internet aggiriamo la censura”, scrive Enrico. È proprio così. Se la norma sulla par condicio ha bloccato la messa in onda di programmi come Annozero e Ballarò per tutto il periodo della campagna elettorale, è anche grazie al web che nella notte del Paladozza decine di migliaia di persone hanno potuto seguire in diretta i discorsi di Marco Travaglio, le battute di Antonio Cornacchione, lo show di Daniele Luttazzi, la musica di Elio e le storie tese.
“Sì siamo noi, da tutto il mondo!! Che meraviglioso senso di comunità ...sono felicissima grazie!”, esulta Christy Red. “Io sto seguendo dall'Olanda”, scrive Valentina, “Presente! Dalla Francia, Antibes!”, ribatte Alessandro. Tutti insieme, un’unica voce. “Facciamo sentire le nostre voci in un unico grido: BASTA CON QUESTO SCHIFO!!!!!!! Riappropriamoci della dignità, della libertà, dell'individualità”, urla con orgoglio Emilia.
Anche Spinoza, il blog serissimo che in realtà fa rovesciare dalle risate, per l’occasione ha aggiunto nella propria pagina di Facebook una nota. Si chiama “Non è la Rai”, ma non è affatto controprogrammazione. Piuttosto un evento collaterale dove si sprecano le battute in tempo reale con la serata di Bologna. E forse anche con la partita di serie A. Un esempio? “Parla Floris e il pubblico applaude. Ma forse ha segnato la Juve”. Anche: “Cornacchione imita Berlusconi. Ma fa meno ridere”. E via così...
Non fanno invece solo ridere ma anche riflettere i messaggi che piovono sulla pagina di Facebook di "Rai per una notte". Come questo: “Ora ho 20 anni, sono fiero di aver vissuto questo giorno storico, e poterlo raccontare e ricordare in futuro”. Quando però sul palco sale Luttazzi l’emozione sale e torna l’entusiasmo. È una serata di festa, dopotutto. Così la gente comincia a chiamare il comico su Facebook, come se fosse lì sugli spalti del Paladozza: "Vai Daniele, vai Luttazzi vai!".
“Questa si che è un piazza piena di amore, per la questura quanti saranno?” ironia di Monica sulla manifestazione di sabato del Pdl a Roma. “Sta venendo fuori qualcosa di meraviglioso!”, scrive Elena. “Yes we can”, scrive un altro. “Aria pura di democrazia - sottolinea Marco - Grazie a tutti!”.