L'ex consigliere comunale di Milano, arrestato con l'accusa di concussione, ha trovato un accordo con la procura. Era stato arrestato in flagranza di reato: pochi giorni fa era stato diffuso anche un video mentre riscuoteva una "mazzetta"
I legali di Camillo Milko Pennisi, consigliere comunale di Milano nelle file del Pdl e presidente della commissione consiliare "Urbanistica", arrestato il mese scorso con l'accusa di concussione, hanno trovato un accordo con la procura milanese per il patteggiamento di una pena a due anni e 10 mesi di reclusione ed un risarcimento da quantificare.
Lo hanno riferito fonti giudiziarie, precisando che i tre pm dell'inchiesta, Tiziana Siciliano, Grazia Pradella e Laura Pedio, hanno invece dato parere negativo alla richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati di Pennisi.
Il consigliere era stato arrestato in flagranza di reato, mentre incassava la seconda tranche da 5.000 euro di una tangente da 10.000. L'indagine era scattata dalla denuncia presentata in procura da un imprenditore edile, che aveva già pagato la prima quota circa due mesi fa.
La tangente riguarderebbe la costruzione di un palazzo alla Bovisa, quartiere della zona nord della città oggetto negli ultimi anni di un'intensa riqualificazione edilizia e sarebbe stata pagata a Pennisi nelle vesti di presidente della commissione Urbanistica, competente nel dare un parere obbligatorio ma non vincolante, anche se molto importante, per lo sblocco di pratiche edilizie comunali.
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Il consigliere era stato arrestato in flagranza di reato, mentre incassava la seconda tranche da 5.000 euro di una tangente da 10.000. L'indagine era scattata dalla denuncia presentata in procura da un imprenditore edile, che aveva già pagato la prima quota circa due mesi fa.
La tangente riguarderebbe la costruzione di un palazzo alla Bovisa, quartiere della zona nord della città oggetto negli ultimi anni di un'intensa riqualificazione edilizia e sarebbe stata pagata a Pennisi nelle vesti di presidente della commissione Urbanistica, competente nel dare un parere obbligatorio ma non vincolante, anche se molto importante, per lo sblocco di pratiche edilizie comunali.
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