Nel capoluogo giuliano tre cittadini croati sono stati arrestati per acquisto e alienazione di una ragazzina. Ricercata in campo internazionale la madre
Dopo mesi d'indagini, iniziate nel settembre 2009, agenti della Polizia hanno arrestato a Trieste tre cittadini croati con l'accusa d'acquisto e alienazione di minorenni. Una 13enne rom sarebbe stata, infatti, venduta dai genitori a due connazionali della medesima etnia, che, residenti nella provincia di Padova, erano intenzionati a impiegare l'adolescente nell'esecuzione di furti. I protagonisti della vicenda sono stati rinchiusi in carcere e rischiano una condanna a oltre vent'anni di reclusione. E' ancora ricercata, invece, la madre della vittima, per la quale la Procura della Repubblica di Trieste ha emesso un mandato di cattura europeo. L'operazione "Kali", condotta dalla Squadra mobile di Trieste e coordinata della direzione distrettuale Antimafia del capoluogo giuliano, era scattata dopo esseere stata scoperta la riduzione in schiavitù di due bambini rom e d'altri coetanei. Responsabile una banda di zingari, finita in carcere nel dicembre scorso.
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