Inchiesta G8, Angelo Balducci si dimette

Cronaca
Angelo Balducci
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Con un telegramma l'ingegnere, in carcere con l’accusa di corruzione, lascia l’amministrazione delle Infrastrutture e l’incarico di presidente del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici. De Santis resta in carcere. L'Espresso: appalti decisi nel 2007

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Angelo Balducci, attualmente in carcere con l'accusa di corruzione nell'ambito dell'inchiesta fiorentina sui Grandi eventi, si è dimesso oggi dall'amministrazione delle Infrastrutture e dall'incarico di presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Lo comunica in una nota il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Balducci "ha inviato un telegramma al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, con cui rassegna le dimissioni dall'amministrazione delle Infrastrutture e dall'incarico di presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici", si legge nella nota, in cui si sottolinea che Matteoli "ha apprezzato il gesto" augurandogli di "chiarire al più presto la sua posizione in merito alle contestazioni della magistratura".

A Balducci faceva capo la gestione dei "grandi eventi": G8 della Maddalena, Mondiali di nuoto 2009 a Roma e 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. Il gip di Firenze Rosario Lupo ha rigettato la scorsa settimana la richiesta di revoca della custodia cautelare in carcere presentata dagli avvocati di Balducci, del funzionario della Protezione civile Mauro Della Giovampaola e dell'imprenditore Diego Anemone. Nell'ambito della stessa inchiesta resta al momento in carcere anche Fabio De Santis, funzionario della Protezione civile. Il tribunale del riesame di Firenze ha rigettato infatti il ricorso presentato dai suoi legali contro la misura cautelare in carcere.

Sono 28 le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta fiorentina, tra cui il capo della Protezione civile e sottosegretario Guido Bertolaso e il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, che hanno respinto l'accusa di corruzione loro contestata. I magistrati ipotizzano che Anemone abbia concesso favori e fatto regali e di vario genere ai funzionari incaricati di assegnare e monitorare i lavori per i "grandi eventi".

L'inchiesta del settimanale l'Espresso: gli appalti già decisi nel 2007. IL SERVIZIO



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