L'associazione dei consumatori ha inviato alla Protezione civile una lista dettagliata dei comuni italiani a rischio frane. “Per evitare che qualcuno dica in futuro, in caso di morti: non sapevamo" scrive l'associazione nel suo comunicato stampa
Il Codacons ha redatto una mappa delle località a rischio frana che necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza, alcune delle quali già individuate dalle autorità competenti o giudicate a rischio da sentenze dei tribunali o perizie tecniche. La lista è stata inviata nei mesi scorsi dall'associazione al Sottosegretario Guido Bertolaso.
Lo scopo e quello di sollecitare l'adozione di tutte le misure idonee ad evitare altre tragedie come quella di Messina, e perché nessuno, in caso di nuovi morti, possa affermare "non sapevamo". "A quanto risulta all'associazione - spiega una nota - nessuna misura urgente sarebbe stata ancora adottata per la messa in sicurezza delle aree pericolose. E proprio in favore delle popolazioni residenti nei comuni a rischio, il Codacons ha avviato il mese scorso una class action contro la Pubblica Amministrazione e gli enti locali, chiedendo non solo provvedimenti di messa in sicurezza delle aree a rischio, ma anche risarcimenti in favore degli abitanti".
Ecco dunque le situazioni a rischio frana:
- Catania: strada che collega Acitrezza ad Acicatena, collina di Acicastello. Il 23 settembre è stata chiusa con ordinanza del sindaco di Acicastello, la via Vampolieri per il rischio crollo di un costone. Per l'esattezza la strada è quella che collega Acitrezza con Acicatena e che passa dal Cimitero di Acicastello;
- Belvedere di S. Marinella (ROMA) segnalazioni Via Valdambrini Via Colfiorito. Costruzione di un tratto dell'autostrada Roma-Civitavecchia in corrispondenza della collina a seguito della quale molti proprietari hanno dovuto iniziare lavori di consolidamento per le costruzioni a due piani più vecchie;
- Vallone San Rocco (Roccaraso - AQ) denominata palazzina Edilmonte. Nonostante il Consiglio di Stato sulla base di una perizia del Dipartimento della Protezione civile del 29 maggio del 2002, parli chiaramente di "non completa sicurezza" e dell' "esistenza di un'attuale situazione di pericolo", con conseguente danno ambientale, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nega (dal 2007) ogni irregolarità e danno.
- Comune di Fossa - L'Aquila versante Sud-Ovest dell'abitato di Fossa (Aq);
- Comune di Civitanova del Sannio - Isernia località "Fonte la Pietrà e "Cimitero";
- Comune di Erice - Trapani dissesto in località Locosecco - Bonagia;
- Comune di Gavazzana - Alessandria processi di instabilizzazione relativi al versante Sud-Ovest del
concentrico
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