Superenalotto: un montepremi secondo solo a se stesso
CronacaIl jackpot attuale è il secondo più alto di sempre in Europa, alle spalle solo della vincita record di quest'estate. Ma per il Codacons va limitato per legge.
Dopo i 147,8 milioni vinti il 22 agosto in provincia di Massa Carrara il montepremi attuale del Superenalotto, arrivato questa settimana a 135,5 milioni, fatica a imporsi all'attenzione pubblica. Eppure, se giovedì 4 febbraio qualche fortunato giocare azzeccasse la sestina vincente si porterebbe a casa la seconda vincita di sempre in Italia e in Europa. Un risultato non da poco. Ma la febbre di quest'estate, con file di turisti tedeschi davanti alle ricevitorie, non è ancora scoppiata, anche se le giocate aumentano piano piano tutte le settimane.
Quello in palio in questi giorni è il jackpot più alto del mondo, tra tutti i giochi a premi in corso in questo momento. E' probabile quindi che, se anche giovedì prossimo la dea bendata continuerà a essere avara, presto vedremmo frotte di giocatori da tutta Europa varcare le Alpi con il loro euro in mano, pronti a sfidare la sorte nel gioco italiano. Ma come accade sempre nei giochi d'azzardo il vero vincitore è il banco. La Sisal, infatti, ha chiuso il 2009, vantando numeri da record: il volume d'affari, rispetto all'anno precedente è raddoppiato e i ricavi sono saliti del 27%. Solo il Superenalotto ha rastrellato la bellezza di 3,3 miliardi di euro, di cui ben due terzi sono rimaste nella casse della Sisal.
Intanto, però, c'è anche chi storce il naso davanti ad un jackpot talmente grande che rischia di diventare più una maledizione che una fortuna. Il Codacons ha chiesto che venga fissato un tetto alla crescita del jackpot. Il Consiglio di Stato per ora ha respinto la richiesta, non potendo intervenire con sentenza sul regolamento della Sisal, ma ha sottolineato che, sotto il profilo etico sociale un limite al jackpot sarebbe auspicabile. L'associazione dei consumatori, inoltre, invita i Monopoli di Stato di svolgere uno studio sulle ludopatie, le dipendenze da gioco d'azzardo, in modo che il parlamento possa intervenire con una maggiore regolamentazione. Ma di tutto questo i giocatori sembrano per ora essere poco interessati e continuano a versare il loro obolo bisettimanale alla dea bendata.
Quello in palio in questi giorni è il jackpot più alto del mondo, tra tutti i giochi a premi in corso in questo momento. E' probabile quindi che, se anche giovedì prossimo la dea bendata continuerà a essere avara, presto vedremmo frotte di giocatori da tutta Europa varcare le Alpi con il loro euro in mano, pronti a sfidare la sorte nel gioco italiano. Ma come accade sempre nei giochi d'azzardo il vero vincitore è il banco. La Sisal, infatti, ha chiuso il 2009, vantando numeri da record: il volume d'affari, rispetto all'anno precedente è raddoppiato e i ricavi sono saliti del 27%. Solo il Superenalotto ha rastrellato la bellezza di 3,3 miliardi di euro, di cui ben due terzi sono rimaste nella casse della Sisal.
Intanto, però, c'è anche chi storce il naso davanti ad un jackpot talmente grande che rischia di diventare più una maledizione che una fortuna. Il Codacons ha chiesto che venga fissato un tetto alla crescita del jackpot. Il Consiglio di Stato per ora ha respinto la richiesta, non potendo intervenire con sentenza sul regolamento della Sisal, ma ha sottolineato che, sotto il profilo etico sociale un limite al jackpot sarebbe auspicabile. L'associazione dei consumatori, inoltre, invita i Monopoli di Stato di svolgere uno studio sulle ludopatie, le dipendenze da gioco d'azzardo, in modo che il parlamento possa intervenire con una maggiore regolamentazione. Ma di tutto questo i giocatori sembrano per ora essere poco interessati e continuano a versare il loro obolo bisettimanale alla dea bendata.