Dall'omicidio di Simonetta Cesaroni nell'estate del 1990 fino al processo vent'anni dopo. Tutte le tappe dell'inchiesta.
Simonetta Cesaroni di 21 anni fu trovata morta alle ore 22.30 del 7 agosto 1990 nell'ufficio presso cui lavorava come segretaria. Il cadavere venne ritrovato con le gambe divaricate, senza slip, il reggiseno alzato e 29 colpi d'arma bianca. Nel corso degli anni gli inquirenti hanno seguito diverse piste senza riuscire però a trovare un colpevole e facendo diventare il delitto di Via Poma uno dei casi più efferati degli anni novanta.
Tra le persone coinvolte figurano il portiere dello stabile, Pietrino Vanacore e Federico Valle, che abitava nello stesso palazzo. Ma con sentenza della cassazione, nel 1995, sono entrambi risultati completamente estranei al delitto. Il caso è stato riaperto nel 2007 quando, alcuni esami effettuati dal Ris di Parma hanno richiamato in causa Raniero Busco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, sposato con due figlie.
Gli indizi che vedono coinvolto Busco riguardano i segni di un morso sul seno sinistro della vittima, che sarebbe compatibile con la sua arcata dentale e tracce del suo dna che sarebbero state ritrovate sul reggiseno della ragazza.
Tra le persone coinvolte figurano il portiere dello stabile, Pietrino Vanacore e Federico Valle, che abitava nello stesso palazzo. Ma con sentenza della cassazione, nel 1995, sono entrambi risultati completamente estranei al delitto. Il caso è stato riaperto nel 2007 quando, alcuni esami effettuati dal Ris di Parma hanno richiamato in causa Raniero Busco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, sposato con due figlie.
Gli indizi che vedono coinvolto Busco riguardano i segni di un morso sul seno sinistro della vittima, che sarebbe compatibile con la sua arcata dentale e tracce del suo dna che sarebbero state ritrovate sul reggiseno della ragazza.