Auto con armi a bordo, un arresto a Reggio Calabria

Cronaca
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Arrestato un carrozziere per favoreggiamento. Carabinieri al lavoro sull'auto trovata con armi e bombe rudimentali nelle ore della visita di Napolitano a Reggio Calabria. Angelosanto a Sky Tg24: esclusi collegamenti con la visita del presidente

C'è un arresto per il ritrovamento dell'auto con dentro armi e bombe rudimentali, ieri a Reggio Calabria, mentre era in corso la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

L'arrestato è Francesco Nocera, di 45 anni, presunto affiliato alla cosca Ficarra-Latella della 'ndrangheta. Nocera è accusato di favoreggiamento personale con l'aggravante delle modalità mafiose. Secondo i carabinieri, a carico di Nocera è emerso un "quadro indiziario grave, univoco e concordante in ordine al reato di favoreggiamento personale aggravato". In particolare, Nocera avrebbe omesso di riferire circostanze che avrebbero dato la possibilità di identificare le persone che avevano collocato l'auto con l'esplosivo.

Un primo fermo dunque, dopo il ritrovamento di un'auto con esplosivo e armi a bordo, come pronta per un'estorsione, fatta ritrovare nei pressi dell'aeroporto il giorno della visita del presidente della Repubblica. Una casualità troppo particolare per gli investigatori dell'Antimafia, secondo i quali non c'è dubbio che si tratti di un "segnale allo Stato", anche se non certo diretto alla persona di Giorgio Napolitano.
Ma altre fonti investigative escludono espressamente l'ipotesi del "messaggio" della 'ndrangheta.

Pasquale Angelosanto, comandante provinciale dei Carabinieri esclude però collegamenti tra il fatto e la visita del presidente napolitano a Reggio. A Sky Tg24 dichiara infatti: "Alla luce delle stato attuale delle indagini possiamo escludere collegamenti tra il fatto e la visita del capo dello Stato a Reggio Calabria".

La vettura, una Fiat Marea rubata a Reggio Calabria, è stata trovata da una pattuglia dei carabinieri ad alcune centinaia di metri dall'aeroporto. Era regolarmente parcheggiata, ma non chiusa e con un finestrino semi aperto. All'interno due fucili semiautomatici da caccia calibro 12, con le canne tagliate. Sotto il sedile del guidatore c'erano due pistole, una calibro 7.65 ed una 38 a tamburo, e due ordigni rudimentali, uno composto da un tubo di una trentina di centimetri e largo 12 ed un altro di 15 centimetri per 12, collegati con una miccia a lenta combustione, e tre passamontagna di colore verde. Nel bagagliaio, inoltre, e' stata trovata una tanica da due litri con liquido infiammabile con attaccati fiammiferi antivento.

"Le indagini sono ancora in corso. Certo quello che è accaduto a Reggio Calabria è inquietante, perché fa seguito anche agli esplosivi che furono fatti esplodere davanti alla Procura giorni fa. Occorre aspettare, ora, lo sviluppo delle indagini. Il peso del crimine organizzato viene duramente combattuto dal nostro governo che ha fatto quanto nessun governo ha mai fatto prima. Otto esponenti della criminalita' organizzata vengono arrestati ogni giorno. Oltre a questo, vengono confiscati e sequestrati beni. Dobbiamo intensificare, fare ancora di piu'". Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, a un Caffé con.


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