Per la preghiera mariana nella festa di santo Stefano, il pontefice ha additato il primo martire cristiano come esempio nell'accoglienza e nella dedizione ai diseredati, mezzi "privilegiati per vivere il Vangelo"
Nessuna conseguenza all'aggressione, che Benedetto XVI ha subito prima della messa notturna di Natale. Il pontefice si è affacciato, in ottime condizioni di salute, alla finestra del suo appartamento per la recita dell'angelus nella festa di santo Stefano. Il pontefice ha ricordato l'importanza della testimonianza del diacono giudeo, primo martire del cristianesimo. Per Benedetto XVI l'esempio di Stefano mette in luce che "l'accoglienza e l'amore per i poveri sono una delle vie privilegiate per vivere il Vangelo e testimoniare agli uomini, in modo credibile, il regno di Dio che viene".
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