Il Colonnello, storico comandante del Ris di Parma, ha lasciato l'Arma dopo essere stato accusato di falso, peculato, truffa ai danni dello Stato e abuso d'ufficio
L'uomo del Ris se ne va. Abbandona. Lascia per strada un pezzo di «leggenda», sgretola l'archetipo dell'investigatore del terzo millennio, quello delle certezze incontrovertibili della scienza così superiore alle debolezze terrene, e torna umano. "Conoscere il male, vederlo ogni giorno da vicino, genera gli anticorpi per sconfiggerlo". Così affermava in una delle tante "rare" interviste Luciano Garofano, il colonnello in tuta bianca e mascherina simbolo delle indagini impossibili. "Falso, peculato, truffa ai danni dello Stato, abuso d'ufficio". Secondo il procuratore Gerardo Laguardia, sono queste le ipotesi di reato su cui sta lavorando la procura parmigiana in relazione all'inchiesta che coinvolge l'ex colonnello dei carabinieri, per anni al vertice del Ris di Parma, che ora si è dimesso a causa delle accuse. La città lo difende e crede nella sua onestà.