La vittima è stata uccisa nel corso di una rissa scoppiata in un bar di Alba Adriatica, in provincia di Teramo. Fermati due nomadi
Un commerciante di Alba Adriatica di 37 anni, è stato ucciso a calci e pugni durante una rissa scoppiata davanti a un bar. Sospettati dell'omicidio sono tre giovani nomadi, due dei quali sono stati fermati. Uno di loro, è lo zio di un minorenne arrestato per l'omicidio di un cameriere di 23 anni, Antonio De Meo, in un paese vicino a Teramo. La dinamica dei due episodi è molto simile. Il legame di parentela potrebbe far pensare a un nesso fra i due casi. Secondo una prima ricostruzione, la vittima sarebbe stata aggredita verbalmente, per futili motivi, da tre nomadi che aveva incrociato all'interno di un pub della zona centrale della cittadina, intorno alle due di notte. Una volta per strada, tra i quattro sarebbe nata una violenta discussione sfociata nell'aggressione. Durante la lite il giovane sarebbe stato colpito più volte con calci e pugni. Le ricerche, scattate immediatamente, hanno permesso ai carabinieri di identificare i tre giovani nomadi ma di rintracciarne soltanto uno, in stato di fermo nelle celle di sicurezza della caserma.