Ordinanza di custodia cautelare per l'imprenditore milanese, accusato dell'omicidio di Stefano Cerri. La vittima frequentava la sua ex compagna, il cadavere non è mai stato ritrovato. Savasta era già in carcere per stalking
L'imprenditore Stefano Savasta, già in carcere per aver perseguitato per anni un'ex amante, è stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare per omicidio premeditato e occultamento di cadavere di Stefano Cerri, suo 'rivale' in amore.
Dal 10 dicembre scorso Cerri, che in passato aveva lavorato con l'arrestato e aveva avuto una relazione con la stessa donna, era scomparso. Ieri sera, al termine di un'indagine durata dieci mesi, la Squadra Mobile di Milano ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'imprenditore milanese 49enne. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Milano Giorgio Barbuto su richiesta del sostituto procuratore, Antonio Sangermano, che coordina le indagini.
Dal 2 marzo scorso Savasta è rinchiuso nel carcere di Monza con l'accusa di estorsioni aggravate nei confronti del 48enne suo 'rivale', nonché di violenza privata, rapina aggravata, lesioni personali ai danni dell'ex compagna, con cui Cerri aveva intrapreso una relazione. Proprio mentre gli agenti indagavano per ricostruire lo stalking ai danni della 40enne, Cerri aveva denunciato di essere stato minacciato da due persone armate che gli avrebbero "consigliato" di non frequentarla più. Da tempo l'ipotesi di una scomparsa volontaria era stata definitivamente accantonata anche se il corpo del 'rivale' in amore non è mai stato trovato.
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