Lodo Mondadori: Fininvest ricorrerà in appello
CronacaLa holding della famiglia Berlusconi ha deciso di ricorrere contro la sentenza che la condanna al pagamento del maxi-risarcimento alla Cir di De Benedetti. Nel frattempo, il giudice Raimondo Mesiano è stato promosso dal Csm
Il Consiglio di amministrazione di Fininvest ha deciso di dare mandato per procedere alla presentazione dell'appello contro la sentenza civile sul Lodo Mondadori.
Il 3 ottobre il tribunale di Milano aveva condannato in primo grado la holding della famiglia Berlusconi a pagare quasi 750 milioni di euro alla Cir di Carlo De Benedetti come risarcimento danni causato da corruzione giudiziaria nel cosiddetto Lodo Mondadori.
Poche ore prima, il plenum del Csm ha reso noto di aver promosso l'estensore della sentenza Raimondo Mesiano. Al giudice è stata infatti conferita la settima valutazione di professionalità, la più alta nella carriera di un magistrato, di cui si sottolinea "l'indipendenza, l'imparzialità e l'equilibrio", oltre alla capacità, diligenza e impegno dimostrati. Il provvedimento è retroattivo, visto che decorre dal 13 maggio 2008, e con esso il magistrato avrà un aumento di stipendio oltre alla possibilità di concorrere a incarichi che finora gli erano stati preclusi. E' stato reso noto inoltre che martedì prossimo la Prima commissione aprirà una pratica a sua tutela, dopo le critiche ricevute per la sentenza sul Lodo Mondadori.
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Poche ore prima, il plenum del Csm ha reso noto di aver promosso l'estensore della sentenza Raimondo Mesiano. Al giudice è stata infatti conferita la settima valutazione di professionalità, la più alta nella carriera di un magistrato, di cui si sottolinea "l'indipendenza, l'imparzialità e l'equilibrio", oltre alla capacità, diligenza e impegno dimostrati. Il provvedimento è retroattivo, visto che decorre dal 13 maggio 2008, e con esso il magistrato avrà un aumento di stipendio oltre alla possibilità di concorrere a incarichi che finora gli erano stati preclusi. E' stato reso noto inoltre che martedì prossimo la Prima commissione aprirà una pratica a sua tutela, dopo le critiche ricevute per la sentenza sul Lodo Mondadori.
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