Lo scoppio è avvenuto alle 7.45 nella caserma Santa Barbara situata in via Perrucchetti. Un nordafricano di nazionalità libica ha lanciato una bomba contro l'ingresso dell'edificio al grido di "andate via dall'Afghanistan"
Un uomo di origine nordafricana ha lanciato questa mattina una bomba di scarsa potenza davanti alla caserma dell'esercito Santa Barbara di Milano, restando gravemente ferito e provocando il ferimento lieve di un militare.
Secondo quanto riferito dalla Polizia l'uomo di 35 anni e di nazionalità libica ha subito gravi lesioni nell'esplosione ed è stato trasportato all'ospedale Fatebenefratelli, dove gli sarebbe stato amputato un braccio. Il militare, rimasto ferito in modo lieve, è invece stato medicato in caserma.
La caserma Santa Barbara, da dove partono soldati diretti in Afghanistan, si trova in Piazzale Giuseppe Perrucchetti, una zona, vicina a San Siro e all'abitazione dell'uomo, che è stata recintata e chiusa al traffico.
Secondo le prime ricostruzioni, il 35enne, con un ordigno di scarsa potenza in una borsa che teneva a tracolla, sarebbe entrato nel cortile della caserma intorno alle 7.50 di stamattina approfittando dell'uscita di un automezzo, e avrebbe lanciato la bomba gridando una frase in lingua araba prima di essere bloccato da un militare di guardia, anche se sono ancora in corso degli accertamenti sulla dinamica di quanto accaduto.
Il presidente del Consiglio provinciale di Milano, Bruno Dapei, ha detto che la bomba aveva circa 2 chili di esplosivo e che il bilancio avrebbe potuto essere molto più drammatico se l'uomo non fosse stato prontamente fermato. "Il segnale che ci sono persone pronte a farsi esplodere è davvero preoccupante", ha detto Dapei. "Cose simili non si sono mai viste, dobbiamo ringraziare il personale di guardia che ha impedito che questo ordigno facesse ciò per cui era stato creato".
"Sembra un atto isolato, lo è materialmente perché è una singola persona ad essere entrata nella caserma", ha commentato Francesco Rutelli, presidente del Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (Copasir). "La natura di questo episodio è tutta da comprendere. Dalle investigazioni precedenti è emersa una conversazione che parlava di questa caserma come possibile obiettivo", ha aggiunto Rutelli. "Sono notizie che esigono grandissima attenzione".
E per domani alle ore 19 il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha convocato il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza Pubblica. All'ordine del giorno la verifica delle iniziative antiterrorismo, anche alla luce dei recenti episodi nazionali e internazionali.
Al Comitato prendera' parte anche il direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), prefetto Gianni De Gennaro.
Secondo quanto riferito dalla Polizia l'uomo di 35 anni e di nazionalità libica ha subito gravi lesioni nell'esplosione ed è stato trasportato all'ospedale Fatebenefratelli, dove gli sarebbe stato amputato un braccio. Il militare, rimasto ferito in modo lieve, è invece stato medicato in caserma.
La caserma Santa Barbara, da dove partono soldati diretti in Afghanistan, si trova in Piazzale Giuseppe Perrucchetti, una zona, vicina a San Siro e all'abitazione dell'uomo, che è stata recintata e chiusa al traffico.
Secondo le prime ricostruzioni, il 35enne, con un ordigno di scarsa potenza in una borsa che teneva a tracolla, sarebbe entrato nel cortile della caserma intorno alle 7.50 di stamattina approfittando dell'uscita di un automezzo, e avrebbe lanciato la bomba gridando una frase in lingua araba prima di essere bloccato da un militare di guardia, anche se sono ancora in corso degli accertamenti sulla dinamica di quanto accaduto.
Il presidente del Consiglio provinciale di Milano, Bruno Dapei, ha detto che la bomba aveva circa 2 chili di esplosivo e che il bilancio avrebbe potuto essere molto più drammatico se l'uomo non fosse stato prontamente fermato. "Il segnale che ci sono persone pronte a farsi esplodere è davvero preoccupante", ha detto Dapei. "Cose simili non si sono mai viste, dobbiamo ringraziare il personale di guardia che ha impedito che questo ordigno facesse ciò per cui era stato creato".
"Sembra un atto isolato, lo è materialmente perché è una singola persona ad essere entrata nella caserma", ha commentato Francesco Rutelli, presidente del Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (Copasir). "La natura di questo episodio è tutta da comprendere. Dalle investigazioni precedenti è emersa una conversazione che parlava di questa caserma come possibile obiettivo", ha aggiunto Rutelli. "Sono notizie che esigono grandissima attenzione".
E per domani alle ore 19 il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha convocato il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza Pubblica. All'ordine del giorno la verifica delle iniziative antiterrorismo, anche alla luce dei recenti episodi nazionali e internazionali.
Al Comitato prendera' parte anche il direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), prefetto Gianni De Gennaro.