Prosegue davanti alla sede di Unicredit a Milano lo sciopero della fame di un imprenditore siciliano che si è visto negare un finanziamento dalla banca. Ora rischia di dover chiudere e licenziare 300 dipendenti
Giuseppe Pizzino fa l'imprenditore da quando aveva 16 anni. Da quando dovette mandare avanti l'azienda fondata dal padre che dal 1969 a Brolo, un paese in provincia di Messina, produce camicie. Negli ultimi due anni la crisi ha mandato i conti in rosso. Pizzino ha resistito senza licenziare nessuno dei suoi 300 dipendenti. Per salvare l'azienda ha chiesto alla Unicredit un prestito di 3 milioni di euro, garantendoli con beni immobili e mobili. Ma il rifiuto della banca ha spazzato via le sue ultime speranze. Così Pizzino ha iniziato uno sciopero della fame davanti alla sede Unicredit a Milano.