Gay Village: la risposta della rete

Cronaca
L'ingresso al Gay Village
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Dopo le coltellate ai due giovani a Roma, sul web si moltiplicano le segnalazioni di casi analoghi. Molti omosessuali si interrogano sulla propria sicurezza. La procura di Roma, intanto, chiede l'arresto dell'aggressore

di David Saltuari

Mentre arriva la notizia di un'altra coppia omosessuale aggredita a Rimini, l'Arcigay e l'Arcilesbica, insieme ai genitori di omosessuali e alle famiglie arcobaleno, lanciano la proposta di una grande marcia il prossimo 10 ottobre a Roma, a difesa dei diritti e della dignità degli omosessuali. Una richiesta che, nei giorni scorsi, era già partita dal portale Notizie Gay, che invitata a gemellarsi con la Marcia su Washington del prossimo 11 ottobre in occasione del giorno del Coming Out. La comunità LGBT italiana appare dunque mettere da parte le sue tradizionali divisioni per unirsi a difesa dei propri diritti.

E anche in rete, tra blog e forum, sono in molti a chiedersi se l'aggressione di venerdì non sia l'ennesimo sintomo di un'omofobia strisciante. Molti utenti raccontano di essere ormai stanchi e sognano di emgirare, indicando nella Spagna la meta ideale. Nei commenti su gay.tv lele32, un italiano emigrato da 15 anni, conferma "Non che qui in Spagna siano sempre rose e fiori però come sapete la situazione e molto migliore" e invita gli omosessuali italiani ad attivarsi ancora di più, a scendere maggiormente in piazza "Qui (in Spagna ndr) fino a 20 anni fa i gay transex venivano torturati e sbattuti in galera e a forza di rivendicazioni e di Pride sono riusciti ad ottenere qualcosa.". La mancanza di unità spaventa anche l'utente Freedog, che sullo stesso sito è stupito dal fatto che nessuno sia intervenuto "dei tanti che hanno assistito all´aggressione NESSUNO ha mosso mezzo dito per bloccare sto pazzo". E conclude "è la fotografia della situazione dei gay italici. Perchè sul web a chiedere diritti o patrocini alle manifestazioni, ci siamo tutti (poi in piazza molto meno; ma questo è un altro discorso); se però c’è da stare uniti non trovi MAI nessuno."


A fronte della solitudine nella quale si sono trovati i due aggrediti River, un blogger particolarmente attento, si sente in dovere di ringraziare la persona che ha riconosciuto l'aggressore: "Per quanto possa essere inutile, un grazie al testimone che ha permesso di individuare l’aggressore e che ha soccorso i due giovani. Potrebbe passare quasi per un eroe, a fronte anche di quanti uscivano dal Gay Village e non hanno mosso in dito. Questo testimone è, banalmente, un cittadino che ha fatto il suo dovere. Di essere umano."


Intanto di fronte alle dichiarazioni politiche le reazioni si diversificano. L'utente Lele32, su Gay Forum, si soprende per la posizione del sindaco di Roma Alemanno "È pur vero che ha i suoi trascorsi politici di un certo genere e che appartiene a un partito che non si può certo considerare il massimo dell'inclusività, però è anche vero che in casi del genere (e purtroppo non è questo il primo) si è sempre schierato anche abbastanza duramente contro gli aggressori". E continua "Probabilmente sono ingenuo io, ma non mi sembra che la Carfagna e Maroni (tanto per citarne altri due) abbiano mai speso parole così esplicite e non negative su argomenti del genere. Lungi da me difenderlo o fare polemica, per carità, né mi accontento delle parole, ma vorrei dei fatti, però non riesco a non notare che rispetto a chi non dice neppure una sillaba, questo è già qualcosina (ina ina ina) in più, no?".
Gli risponde l'utente Almadel sullo stesso forum, osservando che in realtà le dichiarazioni di Alemanno risponderebbero comunque ad un disegno politico repressivo: "Alemanno ci sta dicendo che la Sicurezza è anche una nostra priorità. Non l'Educazione contro l'Omofobia, non i Diritti anche noi abbiamo bisogno di più sicurezza" e segnala che in Olanda si usa la sicurezza dei gay in chiave anti islamica. Sulla paura di strumentalizzazioni interviene anche GayNews24, che scrive "C’è chi nelle parole del sindaco Alemanno intravede una strumentalizzazione contro i giudici figlia di quella strategia da tempo messa in atto dal Pdl per screditare la magistratura."

Ma per molti utenti l'omofobia è un problema culturale più che di sicurezza. L'utente dreaming, su Gay Forum, per spiegare come sia difficile farsi conoscere dalle generazioni immediatamente prcedenti racconti "Oggi sentendo la notizia, per certi aspetti sconvolgente, mio padre non ha fatto una piega, non ha detto una parola neanche sul  mancato arresto del colpevole, mentre io esprimevo il mio sdegno. Solitamente protesta sempre nei casi di malagiustizia, come sembra palesemente essere anche questo, oggi però è stato stranamente silente. Sotto sotto anche lui pensa “se lo sono meritato” e come lui tanti sessantenni poco “maturi” direi io."

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