L'allarme era scattato ieri sera intorno alle 20, dopo che i familiari, spaventati dal fatto che i cellulari dei congiunti squillavano a vuoto, avevano dato l'allarme
Sono stati recuperati, tra molte difficoltà a causa della conformazione del canalone, i cadaveri dei tre alpini caduti da un sentiero delle Alpi Apuane. Le operazioni di recupero sono durate circa quattro ore. I corpi sono stati raggiunti dagli uomini del Sast poco dopo le 8 e solo intorno alle 12 sono stati adagiati sull'elisoccorso Pegaso 1 di Firenze e portati a Pian della Fioba, dove era stato allestito il coordinamento delle operazioni di soccorso. Da qui sono stati trasferiti all' obitorio di Massa.
Due dei tre alpinisti morti sono volontari del soccorso alpino. I tre escursionisti, che stavano procedendo in cordata, erano ritenuti esperti. Avrebbero fatto un volo di 50-70 metri. Secondo quanto ricostruito dagli uomini del Sast, i tre amici avevano programmato l'ascensione della Cresta degli Angeli, un itinerario classico dell'alpinismo apuano, con un dislivello di 250 metri con difficoltà di terzo e quarto grado, che si raggiunge valicando la Cresta degli Uncini, una serie di speroni rocciosi che si affacciano sul mare e che precedono la vetta del monte Altissimo.
I cadaveri sono stati recuperati in un canalone che costeggia proprio la Cresta degli Angeli. L'incidente, quindi, sarebbe avvenuto ormai al termine dell'escursione. Secondo gli esperti possono essere due le cause che hanno portato alla tragedia: uno potrebbe essere scivolato, tirandosi dietro gli altri, oppure potrebbe essere stato colpito da una pietra che lo ha fatto cadere trascinando con sé i compagni.
Le ricerche, a cui hanno partecipato gli uomini del soccorso alpino di Querceta (Lucca) e Massa, sono cominciate nei pressi del Colle di Tecchia, sulla strada che da Arni (Lucca) conduce al Passo del Vestito, in Garfagnana, dove i tre avevano lasciato l'auto. Nella notte, nel tentativo di facilitare il ritrovamento degli escursionisti, era intervenuto anche un elicottero dell'aeronautica militare in grado di operare al buio e in situazioni impervie. L'allarme era scattato ieri sera intorno alle 20, dopo che i familiari, spaventati dal fatto che i cellulari dei congiunti squillavano a vuoto, avevano dato l'allarme. Questa mattina il ritrovamento e il recupero dei cadaveri.
Due dei tre alpinisti morti sono volontari del soccorso alpino. I tre escursionisti, che stavano procedendo in cordata, erano ritenuti esperti. Avrebbero fatto un volo di 50-70 metri. Secondo quanto ricostruito dagli uomini del Sast, i tre amici avevano programmato l'ascensione della Cresta degli Angeli, un itinerario classico dell'alpinismo apuano, con un dislivello di 250 metri con difficoltà di terzo e quarto grado, che si raggiunge valicando la Cresta degli Uncini, una serie di speroni rocciosi che si affacciano sul mare e che precedono la vetta del monte Altissimo.
I cadaveri sono stati recuperati in un canalone che costeggia proprio la Cresta degli Angeli. L'incidente, quindi, sarebbe avvenuto ormai al termine dell'escursione. Secondo gli esperti possono essere due le cause che hanno portato alla tragedia: uno potrebbe essere scivolato, tirandosi dietro gli altri, oppure potrebbe essere stato colpito da una pietra che lo ha fatto cadere trascinando con sé i compagni.
Le ricerche, a cui hanno partecipato gli uomini del soccorso alpino di Querceta (Lucca) e Massa, sono cominciate nei pressi del Colle di Tecchia, sulla strada che da Arni (Lucca) conduce al Passo del Vestito, in Garfagnana, dove i tre avevano lasciato l'auto. Nella notte, nel tentativo di facilitare il ritrovamento degli escursionisti, era intervenuto anche un elicottero dell'aeronautica militare in grado di operare al buio e in situazioni impervie. L'allarme era scattato ieri sera intorno alle 20, dopo che i familiari, spaventati dal fatto che i cellulari dei congiunti squillavano a vuoto, avevano dato l'allarme. Questa mattina il ritrovamento e il recupero dei cadaveri.