Sud: arriva il primo comune “deleghistizzato”
CronacaAcquaformosa in provincia di Cosenza è il primo paese "deleghistizzato" d'Italia. Il Consiglio comunale ha approvato un provvedimento del sindaco, Giovanni Manoccio, che ha lanciato l'idea di una “battaglia di civiltà” contro il pensiero della Lega Nord
"No al Carroccio". Da oggi Acquaformosa, comune della provincia di Cosenza, è un comune "deleghistizzato". Lo ha deciso il Consiglio comunale approvando un provvedimento presentato dal sindaco della cittadina albanese, Giovanni Manoccio, che ha lanciato l'idea di una "battaglia di civiltà" contro il pensiero della Lega Nord, dicendosi al contempo disponibile ad avviare le procedure per un gemellaggio con un Comune del Nord retto dalla Lega "per avvicinare le culture dei popoli".
"I rappresentanti della Lega Nord - sostiene Manoccio - offendono e dileggiano il Meridione e i suoi cittadini tenendo comportamenti che ledono la dignità umana, sociale e culturale delle Regioni del Sud che pur nelle difficoltà hanno saputo scrivere pagine importanti per la storia dell'intero Paese".
"Non ce l'ho con la Lega - aggiunge Mannoccio -. I leghisti, per certi aspetti, e per la loro folkloricità, mi sono anche simpatici, ma con quella cultura che appartiene a certe menti 'illuminate' del Nord che guardano la Calabria con disprezzo. Da qui, la mia provocazione che non può e non deve essere intesa come momento di razzismo al contrario. Noi siamo un popolo accogliente, tollerante e di minoranza che quotidianamente si spacca le spalle per tirare avanti. Che ne sanno a Milano? La città meneghina l'ho conosciuta come emigrante per quattro anni. Lassù si sa poco dei nostri problemi quotidiani. Noi siamo un popolo che alleva i propri figli con cura, investendo le nostre migliori energie, li seguiamo nel loro iter scolastico e poi, purtroppo, con grande probabilità, vanno a lavorare al Nord arricchendo l'economia di quelle regioni".
La risposta leghista non sì fatta attendere: Lo ha fatto, nello specifico, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia: "Nel dettare questo comunicato mi spiace dover dare visibilità ad un amministratore della Repubblica italiana la cui mente si è tanto smarrita da fargli perdere la bussola del rapporto istituzionale, politico e sociale, che regolamenta il nostro Paese. E' talmente perso nei suoi deliri da suscitare nelle menti più avvedute fantasmi fin troppo importanti per lui". Il ministro ha poi aggiunto: "Viene invece solo da sorridere nel constatare che un Sindaco, e lo dico da amministratore (ed è dal 1983 che lo sono), abbia come principale preoccupazione quella di mettere tabelloni per dire che il suo Comune è 'deleghistizzato', ammesso che ciò voglia dire qualcosa per la stragrande maggioranza degli italiani".
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"Non ce l'ho con la Lega - aggiunge Mannoccio -. I leghisti, per certi aspetti, e per la loro folkloricità, mi sono anche simpatici, ma con quella cultura che appartiene a certe menti 'illuminate' del Nord che guardano la Calabria con disprezzo. Da qui, la mia provocazione che non può e non deve essere intesa come momento di razzismo al contrario. Noi siamo un popolo accogliente, tollerante e di minoranza che quotidianamente si spacca le spalle per tirare avanti. Che ne sanno a Milano? La città meneghina l'ho conosciuta come emigrante per quattro anni. Lassù si sa poco dei nostri problemi quotidiani. Noi siamo un popolo che alleva i propri figli con cura, investendo le nostre migliori energie, li seguiamo nel loro iter scolastico e poi, purtroppo, con grande probabilità, vanno a lavorare al Nord arricchendo l'economia di quelle regioni".
La risposta leghista non sì fatta attendere: Lo ha fatto, nello specifico, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia: "Nel dettare questo comunicato mi spiace dover dare visibilità ad un amministratore della Repubblica italiana la cui mente si è tanto smarrita da fargli perdere la bussola del rapporto istituzionale, politico e sociale, che regolamenta il nostro Paese. E' talmente perso nei suoi deliri da suscitare nelle menti più avvedute fantasmi fin troppo importanti per lui". Il ministro ha poi aggiunto: "Viene invece solo da sorridere nel constatare che un Sindaco, e lo dico da amministratore (ed è dal 1983 che lo sono), abbia come principale preoccupazione quella di mettere tabelloni per dire che il suo Comune è 'deleghistizzato', ammesso che ciò voglia dire qualcosa per la stragrande maggioranza degli italiani".
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