Dopo le dichiarazioni del "capo dei capi", che aveva parlato di una mano esterna a Cosa Nostra per le stragi Falcone e Borsellino, i pm della procura di Caltanissetta hanno deciso di ascoltarlo
Non si spengono le polemiche sulle stragi mafiose del '92. Il boss dei boss, Toto Riina sarà interrogato venerdì prossimo nel carcere di Opera a Milano dai pm della procura di Caltanissetta, guidati da Sergio Lari, che intende far chiarezza su quanto avvenuto la settimana scorsa. Il vecchio padrino, in coincindenza con l'anniversario di Via d'Amelio è uscito allo scoperto, offrendo la sua versione dell'omicidio di Paolo Borsellino all'avvocato Luca Cianferoni affinché la rendesse pubblica: "Lo hanno ammazzato loro", ha affermato Riina. E della trattativa, che sarebbe intercorsa tra Stato e mafia tra il '92 e il '93, ha dichiarato che non fu condotta da lui, ma anzi che qualcuno avrebbe trattato su di lui e sulla sua cattura. E intanto ieri l'ex Presidente della Camera, Luciano Violante, che è stato anche presidente della Commissione antimafia dal settembre '92 al marzo '94, è stato ascoltato dalla procura di Palermo come testimone.
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