"Lo hanno ammazzato loro. Sono stanco di essere il parafulmine d'Italia", fa sapere il boss dal carcere di Opera riferendosi al coinvolgimento nell'attentato di apparati legati ai servizi segreti
Nel giorno del 17esimo anniversario della strage di Via D'Amelio, Totò Riina dal carcere di Opera incarica il suo avvocato di far sapere all'esterno qual è il suo pensiero sulle stragi del 1992 in Sicilia. "Lo hanno ammazzato loro" - dice riferendosi ad apparati legati ai servizi - "Sono stanco di essere il parafulmine d'Italia".