Per lo scrittore e showman torinese, "la scuola, dopo la famiglia, è un posto dove si imparano delle regole determinanti nella vita e che vanno rispettate. Per questo è importante"
La maturità? Per Giorgio Faletti, è "soltanto uno dei tanti esami che si passano nella vita". In un'intervista rilasciata all'Ansa, lo scrittore e showman italiano, noto anche per l'interpretazione del professor Martinelli nel film "Notte prima degli esami" parla dell'esame che quasi mezzo milione di studenti affronterà domani. Descrivendolo come uno dei "momenti ai quali in futuro si potrà guardare anche con un certo rimpianto".
Faletti sdrammatizza l'appuntamento con la maturità che domani coinvolgerà milioni di studenti, anche se non nasconde una certa irritazione per essere diventato un interlocutore sui problemi della scuola dopo l'interpretazione del film di Brizzi. Ma accetta lo stesso di rispondere alle domande per incoraggiare i ragazzi. ''Martinelli non era pessimo - spiega difendendo il perfido insegnante del noto lungometraggio - era soltanto un poveraccio che aveva avuto i suoi sogni, i suoi slanci, le sue piccole utopie, ma che poi ha tirato i remi in barca...".
"La maturità è soltanto uno delle tante prove che si passano nella vita e che spesso saranno ricordate come uno dei momenti più belli dell'esistenza. E' un fatto ineludibile, esistenziale... Ma soprattutto è una cosa che si passa in qualche modo. Le vere prove verranno in seguito". "Il mio suggerimento ai ragazzi - aggiunge - è di trovare all'interno di questo passaggio, ove possibile, una quota di divertimento". Sull'aumento dei non ammessi agli esami e quindi sulla maggiore severità nella selezione da parte della scuola, Faletti dice di essere "assolutamente d'accordo".
"La scuola, dopo la famiglia, è un posto dove si imparano delle regole. Regole determinanti nella vita e che vanno rispettate. Per questo è importante".
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Faletti sdrammatizza l'appuntamento con la maturità che domani coinvolgerà milioni di studenti, anche se non nasconde una certa irritazione per essere diventato un interlocutore sui problemi della scuola dopo l'interpretazione del film di Brizzi. Ma accetta lo stesso di rispondere alle domande per incoraggiare i ragazzi. ''Martinelli non era pessimo - spiega difendendo il perfido insegnante del noto lungometraggio - era soltanto un poveraccio che aveva avuto i suoi sogni, i suoi slanci, le sue piccole utopie, ma che poi ha tirato i remi in barca...".
"La maturità è soltanto uno delle tante prove che si passano nella vita e che spesso saranno ricordate come uno dei momenti più belli dell'esistenza. E' un fatto ineludibile, esistenziale... Ma soprattutto è una cosa che si passa in qualche modo. Le vere prove verranno in seguito". "Il mio suggerimento ai ragazzi - aggiunge - è di trovare all'interno di questo passaggio, ove possibile, una quota di divertimento". Sull'aumento dei non ammessi agli esami e quindi sulla maggiore severità nella selezione da parte della scuola, Faletti dice di essere "assolutamente d'accordo".
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