Dai 20 mila dello scorso anno a 28 mila. Secondo i primi dati pervenuti al Miur sugli scrutini aumenta anche il numero dei bocciati nelle altre classi delle superiori: dai 330mila del 2008 a 373mila
Il numero dei non ammessi agli esami di maturità e alle altre classi della scuola superiore sarebbero aumentati dell'1,6%. Ne dà notizia il Ministero dell'Istruzione in cui si precisa che i dati sono relativi ai primi dati pervenuti al Miur.
"Si tratta di una prima rilevazione, effettuata su un campione pari al 13% delle scuole per quanto riguarda l'ammissione alla Maturità ed al 6% per le classi precedenti. Questi dati - spiega la nota - fanno ritenere che il dato complessivo dei non ammessi all'esame arriverà alle 28mila unità, rispetto alle 20.111 dello scorso anno. I non ammessi alle altre classi dovrebbero superare i 373mila, con un aumento di oltre 43mila unità rispetto ai 330mila del 2008.
"Nessuno si compiace per l'aumento delle bocciature, è sempre un dispiacere quando un ragazzo perde l'anno, ma serve una scuola del merito". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, commentando, a margine della presentazione dei dati Ocse sulla scuola italiana, i primi dati sugli scrutini e sugli ammessi alla maturità. Secondo il ministro "è necessaria una scuola dell'impegno e del merito, non una scuola buonista che tanti piace agli studenti ma poi li danneggia. Noi - ha sottolineato - dobbiamo formare una generazione di persone preparate ad affrontare le sfide del mondo del lavoro e, per questo, serve una scola meritocratica".
Intanto, gli ammessi si preparano a sostenere il loro Esame. Per oltre 500mila studenti, il 25 giugno, infatti, si partirà con la prima prova scritta, uguale per ogni istituto. Ovvero, analisi di un testo letterario, saggio breve o articolo di giornale, tema storico e tema generale.
Subito dopo la seconda e la terza prova scritta, la cosìddetta prova di indirizzo e il 'quizzone', un questionario a carattere pluridisciplinare con massimo cinque materie dell'ultimo anno di studio e non meno di quattro.
Sia la prima che la seconda prova sono preparate direttamente dal ministero dell'Istruzione, mentre la terza dalle singole commissioni.
Al termine delle prove scritte si passerà al colloquio orale, dove anche quest'anno si potrà presentare una tesina. Il voto finale resta espresso in 100esimi: rispetto agli scorsi anni il credito scolastico di base è di 25 punti e non di 20, invariati i punteggi per la prima, la seconda e la terza prova, tutte da un massimo di 15 punti ciascuna e il colloquio orale darà 30 punti invece di 35. E' possibile concedere la lode, a discrezione della commissione, per gli studenti che ottengano il massimo punteggio.
"Si tratta di una prima rilevazione, effettuata su un campione pari al 13% delle scuole per quanto riguarda l'ammissione alla Maturità ed al 6% per le classi precedenti. Questi dati - spiega la nota - fanno ritenere che il dato complessivo dei non ammessi all'esame arriverà alle 28mila unità, rispetto alle 20.111 dello scorso anno. I non ammessi alle altre classi dovrebbero superare i 373mila, con un aumento di oltre 43mila unità rispetto ai 330mila del 2008.
"Nessuno si compiace per l'aumento delle bocciature, è sempre un dispiacere quando un ragazzo perde l'anno, ma serve una scuola del merito". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, commentando, a margine della presentazione dei dati Ocse sulla scuola italiana, i primi dati sugli scrutini e sugli ammessi alla maturità. Secondo il ministro "è necessaria una scuola dell'impegno e del merito, non una scuola buonista che tanti piace agli studenti ma poi li danneggia. Noi - ha sottolineato - dobbiamo formare una generazione di persone preparate ad affrontare le sfide del mondo del lavoro e, per questo, serve una scola meritocratica".
Intanto, gli ammessi si preparano a sostenere il loro Esame. Per oltre 500mila studenti, il 25 giugno, infatti, si partirà con la prima prova scritta, uguale per ogni istituto. Ovvero, analisi di un testo letterario, saggio breve o articolo di giornale, tema storico e tema generale.
Subito dopo la seconda e la terza prova scritta, la cosìddetta prova di indirizzo e il 'quizzone', un questionario a carattere pluridisciplinare con massimo cinque materie dell'ultimo anno di studio e non meno di quattro.
Sia la prima che la seconda prova sono preparate direttamente dal ministero dell'Istruzione, mentre la terza dalle singole commissioni.
Al termine delle prove scritte si passerà al colloquio orale, dove anche quest'anno si potrà presentare una tesina. Il voto finale resta espresso in 100esimi: rispetto agli scorsi anni il credito scolastico di base è di 25 punti e non di 20, invariati i punteggi per la prima, la seconda e la terza prova, tutte da un massimo di 15 punti ciascuna e il colloquio orale darà 30 punti invece di 35. E' possibile concedere la lode, a discrezione della commissione, per gli studenti che ottengano il massimo punteggio.