Dalle 6 di sabato 13 giugno sarà possibile modificare gli url degli iscritti al social network, personalizzandoli con un nickname o con il nome e cognome dell'utente
La data della rivoluzione virtuale è fissata alle sei e un minuto di sabato 13 giugno.
Riguarda Facebook, dunque duecento milioni di utenti.
Da quel momento, infatti, sarà possibile modificare gli Url, personalizzandoli con il proprio nome e cognome o con un semplice nickname.
Sarà una scelta definitiva: l’indirizzo non si potrà più cambiare.
Facebook è uno dei pochi social network che fino ad oggi non fornisce un Url personalizzabile, limitandosi a generare una lunga stringa alfanumerica.
Per i vari signor Rossi e signor Bianchi è dunque aperta la gara ad accaparrarsi il proprio indirizzo con il nome e cognome.
Il cambiamento potrà però incrementare il cybersquatting, ossia l’appropriazione indebita di domini già personalizzati da grandi marchi.
Per evitarlo, Facebook permetterà ai detentori legali del sito di pre-registrarsi, vietando al contempo agli utenti neoiscritti di creare Url personalizzati.
E a proposito di cybersquatting, è del 9 giugno la decisione del Centro risoluzione dispute domini di assegnare l'indirizzo facebook.it all’omonimo social network, sottraendolo al detentore. Una risoluzione destinata ad incidere anche sulle altre vertenze aperte da molti altri marchi internazionali per ottenere l’accesso ai domini legati al nome della propria azienda.
Riguarda Facebook, dunque duecento milioni di utenti.
Da quel momento, infatti, sarà possibile modificare gli Url, personalizzandoli con il proprio nome e cognome o con un semplice nickname.
Sarà una scelta definitiva: l’indirizzo non si potrà più cambiare.
Facebook è uno dei pochi social network che fino ad oggi non fornisce un Url personalizzabile, limitandosi a generare una lunga stringa alfanumerica.
Per i vari signor Rossi e signor Bianchi è dunque aperta la gara ad accaparrarsi il proprio indirizzo con il nome e cognome.
Il cambiamento potrà però incrementare il cybersquatting, ossia l’appropriazione indebita di domini già personalizzati da grandi marchi.
Per evitarlo, Facebook permetterà ai detentori legali del sito di pre-registrarsi, vietando al contempo agli utenti neoiscritti di creare Url personalizzati.
E a proposito di cybersquatting, è del 9 giugno la decisione del Centro risoluzione dispute domini di assegnare l'indirizzo facebook.it all’omonimo social network, sottraendolo al detentore. Una risoluzione destinata ad incidere anche sulle altre vertenze aperte da molti altri marchi internazionali per ottenere l’accesso ai domini legati al nome della propria azienda.