Ragazze che intrattengono a pagamento, offrendo servizi erotici, tramite webcam. Questo il tema della nuova inchiesta di Vanguard in onda martedì 26 maggio alle ore 23 su Current (130 Sky)7
Lavoratrici atipiche, domanda e offerta del piacere, esibizionismo e tecnologia. Ecco cosa si nasconde dietro il fenomeno delle webcam girls: ragazze che intrattengono a pagamento, offrendo servizi erotici, tramite webcam.
La dodicesima inchiesta Vanguard in onda martedì 26 maggio alle ore 23.00 su Current (130 Sky), racconta le cifre del business del sesso che si muove dietro le telecamerine che trasmettono online. Un filmmaker della community di Current.it ha raccolto storie e testimonianze di chi ha deciso d’investire in questo settore: tra i 12 e i 15 euro per comprare il contatto mail o MSN, circa 40 per avere il numero di cellulare, 3 euro al minuto per "stare" in un privè con una ragazza e da 1,50 a 2 euro al minuto per le telefonate erotiche. Un affare diventato anche un successo editoriale per Helen, autrice di “Diario di una webcam girl” (2007- Mursia), che all'epoca della pubblicazione aveva 24 anni e si esibiva su un sito che contava 4000 camgirls e oltre 300mila visitatori, frequentato anche da diversi personaggi famosi.
Dall’Italia all’America, un secondo reportage Vanguard racconta delle “suicide girls”, ovvero ragazze dark, punk, indie o alternative protagoniste di siti softcore a pagamento. La paternità del termine suicide girl è attribuita a Chuck Palahniuk, autore del romanzo Fight Club da cui il celebre film con Brad Pitt, che per primo ha usato questo termine in uno dei suoi romanzi. Il concept ed il sito SuicideGirls furono creati alla fine del 2001, con sede a Portland nell’Oregfon. Nel 2003 il quartier generale del sito si è spostato a Hollywood, Los Angeles. Il filmmaker e autore del reportage Vanguard, è riuscito a intervistare una suicide girl italiana durante un set fotografico realizzato per il portale.
La dodicesima inchiesta Vanguard in onda martedì 26 maggio alle ore 23.00 su Current (130 Sky), racconta le cifre del business del sesso che si muove dietro le telecamerine che trasmettono online. Un filmmaker della community di Current.it ha raccolto storie e testimonianze di chi ha deciso d’investire in questo settore: tra i 12 e i 15 euro per comprare il contatto mail o MSN, circa 40 per avere il numero di cellulare, 3 euro al minuto per "stare" in un privè con una ragazza e da 1,50 a 2 euro al minuto per le telefonate erotiche. Un affare diventato anche un successo editoriale per Helen, autrice di “Diario di una webcam girl” (2007- Mursia), che all'epoca della pubblicazione aveva 24 anni e si esibiva su un sito che contava 4000 camgirls e oltre 300mila visitatori, frequentato anche da diversi personaggi famosi.
Dall’Italia all’America, un secondo reportage Vanguard racconta delle “suicide girls”, ovvero ragazze dark, punk, indie o alternative protagoniste di siti softcore a pagamento. La paternità del termine suicide girl è attribuita a Chuck Palahniuk, autore del romanzo Fight Club da cui il celebre film con Brad Pitt, che per primo ha usato questo termine in uno dei suoi romanzi. Il concept ed il sito SuicideGirls furono creati alla fine del 2001, con sede a Portland nell’Oregfon. Nel 2003 il quartier generale del sito si è spostato a Hollywood, Los Angeles. Il filmmaker e autore del reportage Vanguard, è riuscito a intervistare una suicide girl italiana durante un set fotografico realizzato per il portale.