Proseguono le indagini per accertare se siano stati utilizzati materiali scadenti per la costruzione degli edifici crollati. A L'Aquila, i periti sono già al lavoro per verificare l'agibilità delle strutture: entro 15 giorni i responsi
Il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Adriano Rossini, che ha aperto un'inchiesta sui crolli e le morti del terremoto, assicura: "Molto probabilmente non ci saranno indagati, perché gli indagati saranno anche arrestati". E conferma che s'indaga anche sull'ipotesi che sia stata usata in qualche caso sabbia marina mescolata al cemento. Dopo l'apertura formale dei fascicoli, sabato è stato dato il via alle verifiche condotte dai carabinieri. Intanto, sempre a L'Aquila, un centinaio di periti sono già al lavoro per controllare l'agibilità degli edifici colpiti: tra 15 giorni i responsi.
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