Presidi e cortei in tutta Italia contro la riforma della scuola e il taglio dei finanziamenti pubblici. Aumenta intanto il numero dei licei e dei dipartimenti occupati
Le minacce di Berlusconi, che ha ipotizzato il ricorso alla forza pubblica per liberare gli atenei occupati, non spaventano gli studenti. Continua infatti in tutta Italia la protesta contro la riforma della scuola e il taglio dei finanziamenti pubblici. Non si contano le assemblee di facoltà e i collettivi, mentre aumenta il numero dei licei e dei dipartimenti occupati.