Vittime nel 2009 uomo e convivente. Pm aveva chiesto ergastolo
(ANSA) - CATANZARO, 19 OTT - Sono stati assolti "per non aver commesso il fatto" Mario Iozzo, Luciano Iozzo e Giuseppe Gregorio Iozzo, accusati di essere stati i mandanti dell'omicidio di Giulio Cortese, di 48 anni, e della convivente, Inna Abramova, di 35, di nazionalità ucraina, avvenuto nel 2009 a Chiaravalle Centrale, nel Catanzarese.
Cortese e la convivente furono assassinati con alcuni colpi di pistola mentre erano in auto dopo che avevano accompagnato le due figlie a scuola.
La sentenza di assoluzione è stata emessa dalla Corte d'assise di Catanzaro, presieduta da Alessandro Bravin. Il pubblico ministero, Debora Rizza, aveva chiesto per i tre imputati la condanna all'ergastolo.
Secondo l'accusa, movente dell'omicidio di Cortese e della convivente sarebbe stata una vendetta nei confronti dell'uomo per le sue dichiarazioni che avevano portato al fermo, con l'accusa di danneggiamento, estorsione e porto illegale di armi, di Giuseppe e Mario Iozzo. Cortese, inoltre, sarebbe stato "punito" per la sua vicinanza alla famiglia Allegrotto, contrapposta a quella degli Iozzo.
I tre imputati sono stati difesi dagli avvocati Saverio Loiero, Vittoria Aversa e Antonio Ierardi. (ANSA).