A Cosenza. Partecipa regista Lav Diaz, già Leone d'oro
(ANSA) - COSENZA, 08 SET - Torna Laterale Film Festival, festival internazionale non competitivo di arte cinematografica promosso dall'Associazione Culturale Laterale - 13-14-15 settembre - giunto alla quinta edizione al Cinema San Nicola di Cosenza. "Una forte identità progettuale - è scritto in una nota - che ha fatto del festival un punto di riferimento per opere e registi che si cimentano con i linguaggi cinematografici più visionari del panorama internazionale contemporaneo, con l'obiettivo di ridurre la distanza tra la sperimentazione artistica e il pubblico, attraverso una programmazione coraggiosa e innovativa. Per questo Laterale Film Festival apre gratuitamente le porte agli spettatori e consente loro di approcciarsi a cortometraggi insoliti, epifanie visive spesso considerate per pochi, che invece sono esperibili anche da una platea più vasta, come ha dimostrato l'importante partecipazione delle precedenti edizioni". Il programma scaturisce da una selezione dei migliori cortometraggi artistici provenienti da autori di tutto il mondo, con particolare attenzione alle sperimentazioni italiane: 21 sono i corti selezionati a fronte di 780 lavori pervenuti. A impreziosire l'edizione, prosegue la nota, la prima proiezione mondiale in sala del film breve "Himala: a dialectic of our time" (2020) del regista filippino Lav Diaz, già Leone d'oro con "The Woman Who Left" (2016) alla 73ma edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
L'esperienza di fruizione laterale non si limiterà alla visione: il Festival inizierà prima delle proiezioni e proseguirà successivamente, in virtù dell'insieme di paratesti e opere d'arte concettuale a cura dell'associazione Laterale. L'artwork 2021 è a cura dell'artista bresciano Carlo Duina. La novità è rappresentata dall'esposizione d'arte concettuale che si svolgerà all'interno del cinema. Nella mostra "Lustro" si esporranno le "abrasioni" di Mattia Leo, ovvero pagine in esilio dai libri in cui la cancellazione di alcune parole, tramite l'erosione di un cacciavite, lascia emergere frasi inedite; e l'installazione del compositore Remo De Vico, una colonna sonora in tre movimenti - Astro, Imo e Lustro -, ispirati ai titoli e alle suggestioni delle tre serate. (ANSA).