Città semi deserte e lamentele dei commercianti
(ANSA) - CATANZARO, 29 MAR - Strade semi deserte, serrande abbassate e lamentele, anche, dei pochi commercianti rimasti aperti. La Calabria torna in zona rossa dopo quattro mesi - la precedente andò avanti dal 6 al 28 novembre 2021 - e l'effetto visivo delle nuove restrizioni è immediato. A Catanzaro qualcuno per strada c'è ma si tratta di uno sparuto numero di persone rispetto a quelle che si vedevano nella precedente fascia arancione.
Il nuovo provvedimento colpisce fino ad un certo punto bar e ristoranti che già prima potevano vendere solo con asporto o consegna a domicilio, ma la durata delle restrizioni si fa sentire. "Con il solo asporto - dice il titolare di un bar del centro di Catanzaro - non andiamo avanti. Mi rendo conto che i casi sono in aumento, ma non so proprio come facciamo ad essere ancora aperti. Almeno con la zona gialla potevamo ricevere i clienti nel locale e servire ai tavoli e anche con un calo di entrate un po' si lavorava, ma in fascia arancione e rossa non è pensabile continuare".
Chiuse le serrande di tutti i negozi considerati non essenziali, anche i commercianti di quelli rimasti aperti non lesinano le lamentele. "E' vero, siamo aperti - spiega la titolare di un negozio di abbigliamento per bambini - ma senza persone in giro non so proprio a chi dovremmo vendere".
Lamentele che si ripetono di negozio in negozio, a prescindere dalla tipologia, anche se molti ammettono che la situazione dei contagi in Calabria si sta facendo preoccupante, soprattutto per i ricoveri negli ospedali che hanno saturato i posti letto in area medica. Il tasso di occupazione, infatti, secondo Agenas, ad ieri, ha superato la soglia attestandosi al 41% mentre in terapia intensiva il tasso di occupazione è al 24%, 6 punti sotto la soglia critica.
Con la zona rossa anche le scuole sono state chiuse - ma a Catanzaro ed in altri città lo erano già da giorni per effetto di ordinanze dei sindaci - ed anche questo ha influito sulla mancanza di persone per strada. "Adesso - dice un altro commerciante non ci resta che sperare nei vaccini e in una durata limitata della zona rossa. E' da un anno che andiamo avanti così e rischiamo veramente di non farcela più a tenere aperto". (ANSA).