Con Calabria in zona arancione, struttura ha chiuso al pubblico
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 15 MAR - Il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria non potrà accogliere i visitatori sino al prossimo 6 aprile alla luce dell'ingresso della regione in zona arancione che impone nuovamente la chiusura al pubblico delle mostre e degli spazi espositivi. Ma le attività del MArRC, è scritto in una nota del Museo, "proseguiranno, senza subire alcuno stop neanche in questa fase. Resterà sempre costante, infatti, l'attenzione rivolta alle collezioni e alla conservazione dei reperti, allo studio e alla ricerca scientifica sul patrimonio archeologico calabrese".
"Purtroppo - commenta il direttore Carmelo Malacrino - l'emergenza sanitaria ci costringe ancora una volta a sospendere le visite tra gli spazi espositivi del Museo Ma vogliamo continuare a emozionarvi attraverso i nostri canali social, che rimangono uno strumento eccezionale per poter presentare a un pubblico sempre più vasto la ricchezza dell'archeologia calabrese".
Un'occasione viene dalle celebrazioni della Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero diretto da Dario Franceschini con l'obiettivo di promuovere buone pratiche di tutela della cultura territoriale. Il MArRC, in tal senso, ha pensato a tre appuntamenti sul tema "Paesaggi della storia. La Calabria e il suo territorio attraverso le collezioni del MArRC". Una narrazione curata dai funzionari archeologi del MArRC che sarà divulgata attraverso i canali social del Museo.
L'intervento "Uomo e paesaggio. Segni e simboli nella preistoria calabrese" è affidato all'esperienza della dottoressa Ivana Vacirca. Seguiranno i contributi degli archeologi Daniela Costanzo e Maurizio Cannatà.
"Invito tutti gli appassionati - conclude Malacrino - a seguirci sui nostri canali social e ringrazio lo staff del MArRC per l'impegno profuso anche in questa occasione. Sono certo che anche questa nuova iniziativa di valorizzazione delle collezioni sul tema del paesaggio ci stupirà in termini di presenze e di apprezzamento da parte del pubblico, sempre più vicino alle attività del Museo". (ANSA).