Per l'Italia l'accordo trovato al Consiglio Ambiente sulla revisione della legge sul clima è un "buon compromesso" che riconosce le "istanze" presentate dal nostro Paese. Dopo oltre venti ore di lavori, trovata un'intesa sulla revisione della legge sul clima, dalla quale discende l'obiettivo dell'Ue alla riduzione delle emissioni per la Cop30 (Ndc in gergo) che inizierà a giorni a Belèm, in Brasile
Dopo un confronto che si è prolungato fino a tarda notte, questa mattina i ministri dell’Ambiente dell’Unione Europea hanno adottato un obiettivo di riduzione delle emissioni al 2040 del -90% con possibilità di utilizzo dei crediti internazionali e un Ndc (Nationally Determined Contribution), ovvero l’impegno al 2035.
L'accordo
I ministri dell'ambiente dell'Ue hanno raggiunto quindi un accordo a maggioranza qualificata sul taglio delle emissioni del 90% entro il 2040, includendo una serie di flessibilità per rendere la traiettoria meno rigida. L'intesa, arrivata dopo oltre 24 ore di negoziati, prevede la possibilità di contabilizzare nel bilancio delle emissioni fino al 5% di crediti internazionali di carbonio extra Ue. Un ulteriore 5% di crediti esteri potrà essere acquistato dai Paesi per coprire gli sforzi nazionali. Assieme all'intesa sui target 2040 arriva anche l'accordo tra i 27 Paesi Ue sul contributo determinato a livello nazionale (noto come 'Ndc'), ovvero il contributo dell'Unione agli sforzi globali sul clima per il 2035 richiesti dagli impegni della Cop30 di Belém, in Brasile. Il range sul quale è stato trovato un accordo prevede un taglio delle emissioni compreso tra il 66,25% e il 72,5% rispetto ai livelli del 1990.
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Pichetto Fratin: su target clima non c'è ancora equilibrio
Trattativa intensa
Per l'Italia l'accordo trovato al Consiglio Ambiente sulla revisione della legge sul clima è un "buon accordo", un "buon compromesso", che riconosce le "istanze" presentate dal nostro Paese, dice il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. "È stata - continua - una trattativa intensa: la Commissione ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti come Italia, e come gruppo di Paesi uniti all'Italia, erano rilevanti ed erano importanti, equilibrate. Ha riconosciuto le istanze che riguardavano lo slittamento di un anno dell'Ets 2". Inoltre, "per la prima volta", vengono citati nella normativa "i biofuel, i biocarburanti". Inoltre, continua Pichetto, si è aperto alla possibilità non solo di "passare dal 3 al 5% dei crediti di carbonio internazionali, ma anche di inserire poi, in fase di revisione, un ulteriore 5% a valere su quelli che sono i crediti domestici". C'è poi "tutta una serie di altre valutazioni che riguardano la parte di commercio internazionale" che erano emerse nel "Consiglio Europeo". Insomma, per il ministro "le istanze che sono pervenute dai vari Paesi sono state accolte, pertanto si è trovato un buon accordo".