Secondo l'organizzazione non governativa ambientalista, sette ditte romene che lavorano e producono mobili per la multinazionale svedese si approvvigionano di legno proveniente da alcune delle ultime foreste vetuste d’Europa, nei Carpazi romeni. Ma l'azienda smentisce
Secondo un'indagine condotta dalla sezione dell'Europa centro-orientale (CEE) di Greenpeace, sette aziende romene che lavorano e producono mobili per la multinazionale svedese si approvvigionano di legno proveniente da alcune delle ultime foreste vetuste d’Europa, nei Carpazi romeni. Le foreste vetuste sono sistemi forestali non intaccati dall’essere umano da tempi remoti, con caratteristiche simili alle antiche foreste primarie, che secondo la strategia UE per la biodiversità dovrebbero essere rigorosamente protette. Sempre secondo l'organizzazione non governativa, almeno 30 diversi prodotti provenienti da questi fornitori sono stati individuati nei negozi Ikea di 13 paesi, tra cui l’Italia.
La Smentita di Ikea
la multinazionale svedese, specializzata nella vendita di mobili, complementi d'arredo e altra oggettistica per la casa, ha risposto con queste parole alle accuse lanciate dall'organizzazione ambientalista: "Dissentiamo fortemente dal ritratto di Ikea che emerge dall’indagine di Greenpeace. Noi non accettiamo, per i nostri prodotti, legname proveniente da foreste vetuste. Le pratiche di approvvigionamento descritte nel report di Greenpeace sono legali e conformi sia alle leggi locali, sia a quelle dell’Unione europea, oltre a essere certificate dal Forest Stewardship Council.